Anche nel 2014 Giorgio Armani, Ermenegildo Zegna e Dolce&Gabbana si confermano ai primi tre posti del ranking sulle "top 50" delle aziende quotabili della moda e del lusso secondo Pambianco, in collaborazione con PwC. La posizione più alta, per quanto riguarda le 13 new entry, è quella di Valentino, che entra in classifica occupando la 17esima posizione.
Scorrendo l'elenco, anche al quarto e quinto posto non ci sono sorprese: troviamo infatti, come nel 2013, Kiko (quarta) e Stefano Ricci (quinta). Versace sale di una posizione, da settima a sesta. Al contrario arretrano, tra le griffe del ready-to-wear, Etro (da ottava a 13esima), Roberto Cavalli (da decima a 14esima), Missoni (da 17esima a 19esima), Ermanno Scervino (da 16esima a 20esima).
In salita Calzedonia (nona nel 2013 e ora settima), Twin-Set (da 12esima a ottava), Paul & Shark (da 13esima a decima), Max Mara (da 18esima a 11esima), Furla (da 19esima a 15esima), Kiton (da 20esima a 18esima), Vicini (da 25esima a 21esima), Alcott (da 29esima a 25esima), Imperial (da 31esima a 26esima), Harmont & Blaine (da 38esima a 35esima), Igi&Co. (da 39esima a 36esima).
Oltre a Valentino, i nuovi ingressi riguardano, partendo dal fondo della lista, Euroitalia (50esima), Piazza Italia (49esima), Kocca (47esima), Paoloni (45esima), Blumarine (42esima), Stone Island (40esima), Dondup (39esima), Coccinelle (38esima), Corneliani (37esima), Baldinini (32esima), Pinko (30esima) e Trussardi (29esima).
Come ha fatto notare stamattina, 11 dicembre, Luca Peyrano, responsabile Primary Markets per l'Europa continentale di Borsa Italiana, «se queste 50 quotabili accedessero contemporaneamente alla Borsa, ci sarebbe una capitalizzazione teorica aggregata di 41 miliardi di euro, con una raccolta di capitali aggiuntiva di oltre 12 miliardi. E diventeremmo il mercato con la più grande capacità attrattiva a livello internazionale per il comparto».
Riallacciandosi al fatto che nelle ultime quattro edizioni della ricerca si conferma la presenza di 29 aziende della moda e dell'alto di gamma, Peyrano ha commentato: «Ci piacerebbe che questo "zoccolo duro" si ammorbidisse e che queste quotabili diventassero quotate».
«La quotazione - ha aggiunto Giovanni Tinuper, partner di PwC - rappresenta un aiuto all'accelerazione del business plan» (nella foto, Giorgio Armani per la primavera-estate 2015).
Pambianco si è occupato anche di casa e design: in quest'ambito i "top 3" sono Flos, Kartell e B&B Italia.
Il criterio utilizzato dalla società specializzata in consulenza e strategie d'impresa è stato il possesso, da parte dei nomi selezionati, di caratteristiche tecniche e oggettive per essere quotati in un orizzonte temporale compreso fra i tre e i cinque anni.
Da un campione di 944 realtà per la moda e il lusso, più 204 per la casa e il design, ne sono state scelte 50 nel primo comparto e 15 nel secondo, considerando come fattori chiave la crescita del fatturato, l'ebitda, la notorietà del brand, la dimensione, l'export, la forza distributiva (negozi diretti), l'indebitamento e la fascia di mercato, ognuno con un suo peso specifico.