Secondo le stime di JLL nel primo trimestre 2015, le transazioni nell'immobiliare di tipo commerciale (tutte le tipologie tranne il residenziale) hanno raggiunto i 148 miliardi di dollari, in crescita del 4, % rispetto allo stesso periodo del 2014. Migliore l’andamento nell’area Asia-Pacifico, in contrazione l’Europa e tutto l’Emea.
Le Americhe sono state protagoniste nei primi tre mesi dell’anno, con volumi pari a 73 miliardi di dollari, in incremento del 18% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Nell’Asia Pacifico i deal di circa 24 miliardi di dollari sono aumentati del 3%. Il Giappone, il più grande mercato della regione, ha performato un +4% , con transazioni per oltre 12 miliardi dollari.
Per quanto riguarda l’Emea, i dati sono in flessione dell’11% se considerati in dollari e in aumento dell’8 % in euro: situazione che riflette l’attuale forza del biglietto verde rispetto a molte altre valute.
I volumi Europei hanno raggiunto i 51 miliardi di euro, grazie a crescite degli investimenti per la maggior parte delle nazioni continentali. I Paesi dell’ Europa Centrale e Orientale hanno mostrato valori anomali con un calo del 20 % in euro.
Di contro, la crescita nel primo trimestre è stata trainata dal Regno Unito, anche se l’esito delle prossime elezioni potrebbe avere un impatto sulla crescita nel secondo trimestre.
JLL prevede che i volumi totali riferiti agli investimenti immobiliari commerciali (retail, uffici, logistica e hotel) nel 2015 oscilleranno tra i 740 miliardi di dollari e i 760 miliardi di dollari, in crescita del 4% rispetto al 2014.