Ricorrenze
Domani, 10 settembre, è il compleanno di Karl Lagerfeld. Ma sulla torta niente candeline. Lo stilista infatti, ha sempre mantenuto uno stretto riserbo sull'anno esatto della sua nascita. Chi dice il 1933, chi il 1935, chi il 1938. A dispetto degli anni che passano, resta inalterata la grinta del creativo tedesco.
Con i suoi "poteri ubiqui", Kaiser Karl continua a dividersi tra le griffe omonima e due maison del calibro di Chanel e Fendi. Come se non bastasse è un bravissimo fotografo, ha illustrato libri per bambini, è stato costumista per La Scala e ha scritto un libro nel quale ha descritto la dieta grazie alla quale è dimagrito di 40 chili. Ha creato persino una serie di emoticon reperibili nella app emotiKarle.
Di sé dice «I am a living label. My name is Labelfeld, not Lagerfeld». Una frase che la dice lunga sul suo spirito e la sua stravaganza. «Ogni cosa che faccio è uno scherzo, io stesso lo sono», ammette.
Dichiara di voler sposare la sua gatta Choupette, che gli ha ispirato la linea di cosmetici in collaborazione con Shu Uemura, in uscita questo autunno. Dice di bere solo Coca-Cola e frullati proteici, ha due case nella medesima strada, una per dormire e una per disegnare, pare che possieda centinaia di iPod e iPhone e decine di iPad. Persino Choupette ne ha uno personale, dal quale aggiorna i suoi profili Twitter e Instagram.
Che dire infine delle versioni dello stilista in chiave doll o teddy bear? Èil caso del charm di pelliccia per Fendi (la Bag Boy Karlito), dell'orsacchiotto della Steiff e, recentissima, della Barbie Lagerfeld, in uscita questo autunno, frutto della collaborazione con Mattel (nella foto).