Messaggi rassicuranti da Sapinda, il gruppo globale di investimenti che ha aquisito di recente il 100% del marchio La Perla. Promessi investimenti a lungo termine e il mantenimento del sito produttivo di Bologna, come fulcro della strategia di consolidamento e di crescita del marchio. Strategico in questo senso il made in Italy.
L'incontro di ieri, 14 marzo, con la nuova proprietà ha rassicurato i sindacati (Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil), che tuttavia restano prudenti. Si attende, nel giro di qualche settimana, la presentazione del piano industriale, che renderà chiare le intenzioni degli investitori e in che direzione si orienteranno le operazioni di rilancio. Un percorso che dovrà necessariamente partire dal riassetto dei conti.
Tra i problemi più sentiti ci sono i costi all'estero legati ai negozi, mentre tra gli orientamenti è risultato chiaro che il fondo intente focalizzarsi sul dna del marchio, ossia intimo, lingerie, corsetteria e mare.
Da quanto hanno riferito i sindacati, Sapinda ha già cominciato a stanziare risorse, in modo che l'attività possa ripartire. Se il progetto dell'estate 2019 c'è già, la produzione dell'inverno è invece in forte ritardo.