SEMESTRALI

Salvatore Ferragamo: ricavi in crescita del 6%, con un +23% in Centro-Sud America

 

Nei primi sei mesi dell'esercizio 2014 il Gruppo Salvatore Ferragamo ha totalizzato ricavi pari a 659 milioni di euro (+6% a tassi di cambio correnti e +8% a cambi costanti). In calo del 6%, a quota 82 milioni, l'utile netto «ma in aumento del 10% - si legge in un comunicato - escludendo la plusvalenza per la cessione della quota della società Zefar dal risultato 2013».

 

In particolare, nel secondo trimestre il fatturato si è incrementato del 5% a cambi correnti e dell'8% a cambi costanti, con vendite in accelerazione soprattutto in alcune aree: per esempio nella Greater China, dove le vendite nei negozi diretti della griffe hanno messo a segno un +15%, contribuendo in modo decisivo al +11% registrato nella Repubblica Popolare durante il semestre.

 

Sempre a livello semestrale e sempre a cambi costanti, il giro d'affari è progredito del 6% nella regione Asia Pacifico, del 9% in Europa, del 7% in Nord America e del 6% in Giappone, dove tuttavia si è verificato un rallentamento del 4% nel secondo trimestre, dovuto principalmente a un aumento della tassa al consumo. Ottima la performance (+23%) in Centro e Sud America, grazie a una riorganizzazione distributiva sul territorio.

 

Al 30 giugno scorso, il network distributivo del gruppo era ripartito fra 357 punti vendita diretti e 269 negozi monomarca operati da terzi nei canali wholesale e travel retail, integrati dalla presenza in department store e specialty store di alto livello.

 

I rialzi più consistenti si sono avuti in ambito wholesale e travel retail (+12%), mentre il retail si è fermato a un +5%.

 

In base a un'analisi per categorie merceologiche, da segnalare il +16% di borse e accessori in pelle e il +6% delle calzature, settori che rappresentano oltre il 78% del turnover. I profumi, in difficoltà nel primo trimestre ma in decisa ripresa nel secondo, hanno archiviato il periodo con un +5%.

 

L'ebitda ha raggiunto 143 milioni di euro, dai precedenti 131 (+9%) e l'ebit è salito da 112 a 121 milioni (+8%), con un'incidenza sui ricavi rispettivamente del 21,7% e del 18,3% (nella foto, la sfilata autunno-inverno 2014/2015 di Salvatore Ferragamo).

 

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