Semestre in chiaroscuro per Swatch Group: la società svizzera leader nel settore orologi ha registrato un fatturato lordo di 4,3 miliardi di franchi (+8,5% a tassi di cambio costanti e +4% a tassi attuali), ma l'utile netto, pari a 680 milioni di franchi, è arretrato dell'11,5%.
A pesare sul bilancio, che ha visto anche l'utile operativo ridursi dell'8,8%, a quota 830 milioni di franchi, una serie di fattori eterogenei: dall'andamento del franco svizzero che, già sopravvalutato, si è ulteriormente rafforzato nei confronti delle altre valute, agli ingenti investimenti nel marketing soprattutto durante le Olimpiadi di Sochi. Non ultimo, l'incendio avvenuto a dicembre 2013 in uno degli stabilimenti, che ha comportato una perdita di 200 milioni di franchi nel giro d'affari.
Sull'altro piatto della bilancia, segnali positivi al di là dell'incremento del turnover: in primis la creazione di oltre 800 posti di lavoro, più di 460 dei quali sul territorio svizzero. A fine giugno, la squadra di Swatch Group superava i 34mila collaboratori.
Riguardo al futuro, l'atteggiamento è all'insegna dell'ottimismo. «Le prospettive del gruppo - si legge in un comunicato - continuano a essere molto buone in tutte le regioni e in tutti i segmenti. Ci attendiamo un secondo semestre 2014 promettente».
«L'evoluzione delle vendite - prosegue la nota - è decisamente favorevole negli Usa e in Giappone. In forte avanzata la Cina, mentre la situazione a Hong Kong è dominata dall'incertezza».
Determinante sarà l'andamento del mercato valutario: un franco svizzero meno forte non potrebbe che favorire le esportazioni (nella foto, un orologio Swatch).