SOSTENIBILITÀ

Arnaud Tandonnet (Invista): «La nuova sfida è la fibra Lycra bio-derivata»

A due mesi dal lancio della nuova Lycra bio-derivata, Arnaud Tandonnet, direttore di Invista Apparel Global Sustainability, parla dei benefici e delle aspettative relativi al progetto, che aggiunge un tassello al programma di sostenibilità "Planet Agenda".



«Circa il 70% del peso della nuova fibra Lycra - spiega - proviene da una fonte rinnovabile a base di destrosio derivato dal mais. Una scelta che garantisce una minore emissione di CO2 rispetto alla produzione di elastomeri con materie prime tradizionali».



Come spiega il manager, con questa iniziativa a difesa dell'ambiente Invista intende offrire a retailer e produttori di tessuti elastici la possibilità di scegliere una fibra elastam, in grado di influire sull'analisi complessiva del ciclo di vita del tessuto e dei capi di abbigliamento. «L'offerta - precisa - è realizzata secondo gli elevati standard e le specifiche di Invista e, di conseguenza, non è prevista la necessità di riprogettare i tessuti, i processi di finitura o i pattern dei capi».



La produzione di quantità destinate al commercio è prevista per le collezioni autunno-inverno 2015 e primavera-estate 2016. «Non abbiamo pensato a un segmento di applicazione specifico per questa tipologia di prodotto - chiarisce Tandonnet - anche se ci aspettiamo un interesse maggiore da parte degli specialisti del denim e dello sportswear. Visto che la produzione non sarà disponibile prima del terzo trimestre del 2014, non possiamo ancora fare ipotesi precise».



Di certo si tratta di una tappa fondamentale sulla strada dell'impegno eco-friendly del gruppo: «La responsabilità in ambito ambientale - dice Tandonnet - ha rappresentato e rappresenta un aspetto centrale del nostro business a tutti i livelli».



In particolare, dal 2008 Invista Apparel ha creato il programma Planet Agenda - in cui si inserisce anche la Lycra bio-derivata - che si pone tre obiettivi strategici: «Ridurre l'impatto ambientale di Invista attraverso la conservazione delle risorse, la riduzione delle emissioni e l'eliminazione dei rifiuti all'interno degli impianti di produzione, offrire prodotti competitivi che soddisfano le esigenze dell'industria dell'abbigliamento utilizzando meno risorse e migliorando l'impatto ambientale di tutti i tessuti e proteggere la salute e la sicurezza dei nostri lavoratori e delle comunità in cui operiamo, partecipando anche attivamente a iniziative locali, con lo scopo di sensibilizzare una gestione responsabile».

 

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