STRATEGIE

Nunzio Colella (Gruppo Capri): «Moda ma anche lifestyle, così cresciamo»

«Lavorare seriamente, per 365 giorni l'anno»: poche parole ma chiare da parte di Nunzio Colella (nella foto), numero uno del Gruppo Capri, per spiegare il successo di una realtà da 300 milioni di euro di ricavi, in costante crescita. Oltre allo sviluppo dei marchi Alcott e Gutteridge, in primo piano nuovi investimenti a partire dalla trasformazione di Palazzo Caravita di Sirignano a Napoli, acquisito a giugno, in un hotel di lusso.

 

Come spiega Colella, «in un primo momento pensavamo di destinare Palazzo Caravita di Sirignano, gioiello cinquecentesco affacciato sulla Riviera di Chiaia, a nostra sede, dopo che per tanti anni aveva ospitato il quartier generale della Tirrenia».

 

Le cose sono andate diversamente, «perché osservando gli interni del Palazzo, ce lo siamo subito prefigurato come albergo di alta gamma». Così per i nuovi uffici del Gruppo Capri la scelta è caduta sull'Interporto di Nola, con oltre 12mila metri quadri di spazio, progettato insieme a un importante studio di architettura londinese, partner di aziende di rilevanza mondiale.

 

Ma come sarà il futuro Palazzo Sirignano (questo il probabile nome dell'hotel) e soprattutto quando vedrà la luce? «Puntiamo su non più di 55 stanze di ampia metratura - anticipa l'imprenditore, che nella gestione del gruppo è affiancato da tutta la famiglia - più due suite di circa 200 metri quadri ciascuna, con un'attenzione particolare alla ristorazione, per la quale stiamo valutando uno chef di prima grandezza».

 

Un'operazione che ha comportato un investimento di circa 100 milioni di euro «e a cui teniamo non solo in un'ottica di diversificazione della nostra attività, ma anche per valorizzare la città di Napoli. Visto che siamo ancora in fase progettuale, contiamo di aprire nel 2019/2020».

 

A proposito di diversificazione, c'è un altro progetto, per il quale è stata stanziata una somma intorno ai 20 milioni di euro, che sta particolarmente a cuore a Colella, non nella sua città d'origine ma a Bologna: «Abbiamo rilevato gli storici locali del Cinema Capitol, e sempre in sinergia con lo studio londinese che si sta occupando dei nostri headquarters lo stiamo trasformando in una destinazione innovativa, con due sale di proiezione, una zona gourmet e i negozi dei nostri brand. In questo caso saremo pronti già a fine 2018».

 

Intanto procede lo sviluppo di Alcott e Gutteridge: il primo è un marchio di ispirazione americana e di impronta maschile, con prezzi concorrenziali in rapporto alla qualità dei capi, integrato dal 2013 dalla donna Alcott Los Angeles e più recentemente dalla linea Alcott Premium, mentre il secondo, fondato a Napoli nel 1878 dallo scozzese Michael Gutteridge, è stato acquistato dal Gruppo Capri nel 1997 e si identifica con una collezione uomo di impronta formale. «Anche in questo caso - precisa Colella - i prezzi medi sono ottimi, si parla per esempio di 229 euro per un abito, ma l'attenzione alla confezione e ai materiali giustificherebbe di sicuro un cartellino più alto».

 

Proprio su Gutteridge - prossimo a integrare l'offerta con una linea in cashmere - si concentra un'iniziativa importante: un nuovo concept store di 700 metri quadri di vendita a Pisa, all'interno di un immobile d'epoca affacciato su corso Italia, di cui ora il gruppo è proprietario. L'opening è in programma tra gennaio e febbraio. Anche Roma si prepara ad accogliere un monomarca del brand.

 

Quanto ad Alcott, sono in cantiere un nuovo modulo di vendita a Lecce e, soprattutto, l'approdo nel Quadrilatero milanese.

 

«L'Italia resta il nostro mercato principale - dice l'imprenditore - anche perché ci sono ancora molte zone da presidiare, a partire da Venezia, senza contare la Liguria e il Sud Italia».

 

«In parallelo - continua - esploriamo l'estero. Abbiamo aperto boutique Alcott a Madrid e sempre per questo brand stiamo valutando una presenza in Gran Bretagna, in Oxford street. In Regent street dovrebbe parallelamente insediarsi Gutteridge».

 

Per finire l'e-commerce, gestito internamente e lanciato quest'anno: «Siamo partiti col botto, all'insegna di incrementi del +100% al mese. Un'ottima base per il 2018, in cui contiamo anche di potenziare gli investimenti nella comunicazione su Internet e in particolare sui social».

 

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