STRATEGIE

Roberto Cavalli: il 90% passa a Clessidra. Trapani presidente, Semerari a.d.

Il 90% del capitale azionario della Roberto Cavalli viene acquisito da Varenne, società di nuova costituzione di cui Clessidra, leader italiano del private equity, detiene la maggioranza. L'accordo definitivo, siglato oggi (30 aprile) prevede che il restante 10% resti nelle mani del fondatore, lo stilista Roberto Cavalli. Il closing dell'operazione avverrà entro le prossime settimane.

 

L’ingresso nel gruppo toscano costituisce per Clessidra la prima operazione realizzata attraverso il terzo fondo in gestione, Clessidra Capital Partners 3 (CCP 3). «Seguendo la filosofia che ha caratterizzato la gestione dei precedenti fondi - si legge in una nota - CCP 3 sarà principalmente dedicato a investimenti nel mercato nazionale».

 

Nell’azionariato della neo costituita Varenne sono presenti anche alcuni co-investitori con quote di minoranza, tra i quali L-Gam, fondo di investimenti internazionale e Chow Tai Fook Entreprises Limited, holding basata ad Hong Kong, controllata dalla famiglia Cheng.

 

La carica di presidente di Roberto Cavalli SpA viene assunta da Francesco Trapani, vice presidente esecutivo di Clessidra, per oltre 25 anni amministratore delegato di Bulgari e successivamente ceo della divisione orologi e gioielli di Lvmh.

 

Renato Semerari - finora “president” di Coty, multinazionale della cosmesi quotata alla Borsa di New York - diventa amministratore delegato. Semerari è stato anche ceo sia di Guerlain che di Sephora, per la quale ha occupato anche la poltrona di president Europa.

 

Quanto alla direzione creativa, da marzo è in capo al fashion designer norvegese Peter Dundas.

 

Roberto Cavalli si dice «molto soddisfatto» di aver portato a termine il deal con un partner italiano «che, ne sono convinto, saprà valorizzare al meglio quanto ho costruito in una vita». «L'apporto finanziario, gestionale e umano garantito da Clessidra alla mia azienda - aggiunge - consentirà lo sviluppo per affrontare e vincere le sfide imposte dal mercato del lusso, in continua evoluzione».

 

Francesco Trapani definisce la Roberto Cavalli una realtà «dallo stile unico, con un posizionamento che ha pochi eguali e una riconoscibilità veramente globale». Il neo presidente ribadisce quanto l'identità del marchio «rappresenti una ricchezza che vogliamo preservare, un fattore chiave su cui fonderemo tutti i progetti di crescita internazionale dell’azienda».

 

La Roberto Cavalli è nata a Firenze negli anni Settanta ed è sinonimo, oltre che dell'omonima collezione, anche di Just Cavalli (stile giovane e casual), della bridge line Cavalli Class e del childrenswear firmato Roberto Cavalli Junior.

 

Intorno a questi brand si è sviluppato un ampio range di prodotti, per un nome di riferimento nel segmento luxury internazionale: licenze che riguardano le borse, gli occhiali, gli orologi, le scarpe, i gioielli e i profumi. Cavalli firma anche una home collection ed è attivo nel settore hospitality con i Cavalli Club e i Cavalli Caffè. Attualmente sono 200 i monomarca, mentre i ricavi consolidati si aggirano sui 210 milioni di euro (dato 2014). Nella foto, da sinistra, Francesco Trapani e Roberto Semerari.

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