Strategie

Adidas nomina il suo primo global creative director

Il brand adidas ha creato la nuova posizione di global creative director che è stata affidata a un manager interno, Paul Gaudio (nella foto). Movimenti sul titolo in Borsa, anche perché circolano rumors sull'ingresso di alcuni fondi.

 

Gaudio opererà da Portland, nell'Oregon, sede americana dell'azienda tedesca dello sportswear. Riporterà a Eric Liedtke, che nel board di Adidas Group ha la responsabilità dei brand adidas e Reebok. Dal giugno 2011 il nuovo direttore creativo è anche general manager per l'area Digital Sport di adidas. Prima ancora, per più di quattro anni è stato head of strategy, nella Sport Performance divison della label del trifoglio.

 

Adidas è il marchio principale del gruppo guidato da Herbert Heiner. Nel primo semestre dell'anno i ricavi sono saliti del 2,5% a 5,54 miliardi di euro (+9,6% a cambi costanti). In flessione tutti gli altri business: Reebok (-2,9% a 712 milioni), TaylorMade-adidas golf (-30,6% a 535 milioni), Rockport (-8,8% a 118 milioni) e Reebok-CCM Hockey (-2,2% a 93 milioni). Complessivamente le vendite semestrali di Adidas Group sono scese dell'1,9% a 6,99 miliardi di euro.

 

La semestrale e il profit warning lanciato in luglio pare non siano piaciuti ad alcuni azionisti, che avrebbero messo sotto accusa l'operato di Heiner. Ma di recente sono circolate anche speculazioni in merito al possibile ingresso di alcuni fondi nell'azionariato, per spingere il management a un cambio di strategia (si parla delle dimissioni del ceo ma anche dello spin off di Reebok e TaylorMade). È il caso degli hedge fund Knight Vinke, Third Point e TCI. Nonostante le smentite di interesse da parte di Eric Knight, fondatore del fondo attivista americano Knight Vinke, il titolo Adidas ha toccato un massimo, oggi, alla Borsa di Francoforte, superando i 61 euro per azione (+4,3%), mentre in chiusura di seduta il prezzo si sta stabilizzando intorno ai 60 euro. In un anno le azioni hanno perso quasi il 23% del loro valore.

 

stats