Un Enzo Fusco ottimista, quello incontrato in questi giorni a Pitti Uomo, che fa affidamento su un fatturato in ripresa e su tanti progetti nuovi. A partire dalla collezione Prince Tees, che si arricchisce di nuove proposte, per arrivare a C.P. Company, che festeggia un importante anniversario.
Partita con la primavera-estate 2014, Prince Tees, frutto della liaison con il principe Emanuele Filiberto di Savoia (nella foto con Fusco), è approdata per la prima volta a Pitti Uomo. «Questa è la prima uscita invernale per la nuova linea, che sta riscuotendo grande interesse - spiega il patron di Fgf Industry -. Le nostre T-shirt in cotone e cashmere sono realizzate in Italia e hanno prezzi allettanti: un plus non facile da trovare. E ora abbiamo aggiunto all'offerta anche le felpe».
Cresce in parallelo la distribuzione della nuova etichetta che, dopo l'approdo nei punti vendita top italiani, si accinge a varcare i confini nazionali per approdare in Europa e, successivamente, in Giappone e negli Stati Uniti.
Grandi progetti anche per l'altra etichetta in scuderia, C.P. Company, che quest'anno compie 40 anni e che è stata appena protagonista di un happening a Londra. «Faremo un evento a Milano entro l'anno - anticipa Fusco -. E nel 2016 debutteremo con la donna». Sempre per suggellare l'importante anniversario, è prevista una serie di collaborazioni con brand di altri settori. Si parte da febbraio, con un progetto ancora top secret.
Anche Blauer sta dando soddisfazioni a Enzo Fusco, che nello stand a Pitti Uomo mostra una serie di proposte frutto di grande ricerca sullo stile e sui materiali. «Ci sono le magline, le lane stretch, i three layer e le cuciture termosaldate, perché il piumino si vende sempre ma c'è tanta voglia di cambiare. E perché l'attenzione alla tecnologia è imprescindibile nella moda urban».
I risultati danno ragione a Fusco, che ha archiviato il 2014 a quota 53 milioni di euro, in progress del 7% sul 2013, riprendendo terreno rispetto agli andamenti delle stagioni precedenti. «Per il 2015 prevediamo di crescere ancora di un 10-15% - anticipa -. Un importante recupero, in un momento di mercato che vede il ritorno in primo piano dei brand noti. Uno scenario in cui l'export ha una voce importante in capitolo».
In questo momento, in particolare, l'interesse di Fusco è rivolto a Giappone (dove è stata appena inaugurata una filiale), Stati Uniti, dove è allo studio la creazione di una piattaforma commerciale operativa su tutto il territorio, e Corea.