Il 2015 sarà l'anno del sorpasso per l'export di Wp Lavori in Corso, che per la prima volta supererà il giro di affari realizzato con il mercato interno. Un punto di svolta per la realtà bolognese, nata come distributore in Italia di marchi di ricerca e oggi approdata a una dimensione globale. In cantiere nuove vetrine Woolrich nel mondo. E un piano retail per Barbour in Italia.
«Dopo aver ceduto la distribuzione delle label Baracuta e B.D. Baggies, Wp Lavori in Corso si concentra su un poker di etichette in crescita - racconta a fashionmagazine.it il creative director di Wp, Andrea Canè -. Un dinamismo generale che ci fa chiudere il 2014 in progress a 132 milioni di euro, rispetto ai 120 del 2013, di cui il 50% realizzato all'estero, quota che salirà di dieci punti percentuali l'anno prossimo, in cui cade il 30esimo anniversario dell'apertura del primo Wp Store». «In primo luogo - prosegue - c'è Woolrich, di cui abbiamo la licenza mondiale, che oggi copre il 90% del giro di affari. In scuderia anche i capispalla Barbour e le scarpe Blundstone e Palladium, di cui gestiamo la distribuzione per il mercato italiano».
È Woolrich (nella foto due proposte dell'etichetta) la punta di diamante dell'azienda emiliana, «un marchio che seguiamo a livello globale e che ci ha portati ad acquisire un assetto più strutturato, dal momento che oggi lavoriamo con tutti i Paesi del mondo e che abbiamo tanti progetti in fase di elaborazione».
A proposito di America, di recente la distribuzione della label negli Stati Uniti e in Canada è stata affidata alla casa madre, che si occupa anche dell'apertura dei monomarca. «Dopo Soho, lo scorso settembre, in programma ci sono Boston e Toronto nel 2015».
In Giappone, dove è stato appena avviato un punto vendita, è in programma una seconda inaugurazione mentre in Europa le prossime tappe saranno Berlino, Düsseldorf, Amsterdam e Zurigo. E si delinea una scommessa importante anche in Italia, a Milano, dove si punta ad approdare nel Quadrilatero entro l'anno in corso. «Stiamo valutando, fra le varie opzioni, anche la possibilità di spostare il Wp Store di San Babila in zona Brera, per far posto all'insegna di Woolrich».
Nel frattempo la collezione è oggetto di un upgrading della parte sportswear e maglieria, mentre i capispalla, spiega Cané, il core dell'offerta, sono già di altissimo livello. «Prima eravamo più Italian oriented mentre oggi ci confrontiamo con un mercato globale con un potere di spesa superiore. Ecco perché oggi una serie di articoli, in primo luogo la maglieria, sono prodotti nel Bel Paese».
A proposito di Italia, si assiste a una vera e propria riscossa di Barbour, con crescite a doppia cifra. Il brand, che avrà un'area molto importante nello stand di gruppo a Pitti Uomo, è oggetto di una politica di aperture che mira all'approdo a Roma, Firenze, Venezia. E che punta a riallocare la piccola boutique milanese di via De Amicis in uno spazio più grande, nello stesso quartiere.
Evolvono a doppia cifra anche Blundstone, che a Pitti Uomo sarà protagonista di una collaborazione con Ducati, e Palladium, in progress di addirittura il 42% nell'estivo 2015.