Tessile Usa

Obama lancia piano da 150 milioni di dollari per il tessile high-tech

Nell'ambito di un ampio progetto volto a supportare il manifatturiero Usa, il presidente Barack Obama (nella foto, mentre indossa una cravatta verde in occasione del St. Patrick's Day, lo scorso 17 marzo) ha annunciato investimenti per 150 milioni di dollari che porteranno alla nascita del Revolutionary Fibers and textiles Manufacturing Innovation Institute.

 

Finanziato con 75 milioni di dollari federali, e altrettanti provenienti da privati investitori, il progetto, condotto dal dipartimento della Difesa, sosterrà la ricerca, lo sviluppo di prototipi e la commercializzazione di fibre e tessuti hi-tech, con proprietà eccezionali. Il nuovo hub punta a coinvolgere aziende tessili leader negli Stati Unti, università e istituzioni non profit.

 

«L'Istituto - dicono dalla Casa Bianca - permetterà all'America di rimanere all'avanguardia nelle fibre». Il settore, noto come tessile tecnico, spazia dai fili e tessuti ultra-light a quelli ignifughi, da prodotti iper-resistenti ad altri dotati di sensori elettronici. «Dopo un decennio in declino - spiegano dalla Presidenza - negli anni 2000, l'industria tessile americana sta creando nuovi posti di lavoro. Le spedizioni sono aumentate di quasi un quinto dalla recessione e le esportazioni sono salite del 45% dal 2009.

 

Complessivamente, il piano di rilancio della manifattura americana, annunciato da Obama lo scorso 17 marzo in un discorso a Cleveland (Ohio), prevede 500 milioni di dollari di investimenti tra pubblici e privati, parte dei quali mirati a sostenere le Pmi (230mila negli Usa, che impiegano il 42% della forza lavoro totale). Dal febbraio 2010 a oggi gli impiegati nel manifatturiero statunitense sono aumentati di 877mila unità, rivelando un tasso di crescita che non si vedeva dagli anni Ottanta.

 

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