Nel terzo trimestre terminato il 2 novembre, il retailer americano Abercrombie & Fitch ha subito un calo dei ricavi del 12% a 911 milioni di dollari. Stimata una flessione anche nell'ultimo quarter.
Il gruppo quotato sul Nyse ha subito una flessione del 12% sia in madrepatria, dove le vendite hanno totalizzato 594 milioni di dollari, sia all'estero (317 milioni), che accusa il calo dei consumi sul mercato europeo. Nel secondo quarter la flessione complessiva dei ricavi era stata del 6%.
Tuttavia, come ha sottolineato il ceo Mike Jeffries, il fatturato è salito in novembre, da un confronto a store comparabili e il Black Friday ha confermato il trend positivo.
Il gruppo dell'Ohio ha subito anche un calo del margine lordo trimestrale da 61,4% al 62,2%, che riflette l'intensificarsi dell'attività promozionale.
Per la fine dell'esercizio il management ha ridimensionato le stime di utile per azione, dal range 2,15-2,35 dollari annunciato alla fine del secondo trimestre all'attuale intervallo di 1,50-1,65 dollari. Questo nell'ipotesi in cui il turnover dei tre mesi si riduca del 5%-9%.