Nel primo trimestre 2018 Luxottica accusa un calo dei ricavi del 10,7% a 2,1 miliardi di euro (-0,8% a valute costanti). La divisione retail accusa un -10,4% a 1,3 miliardi mentre il wholesale scende dell'11% a 830 milioni (rispettivamente +1,3% e -4,2% senza l'effetto cambi).
«Il calo del fatturato, dovuto anche al meteo sfavorevole soprattutto in Europa - commenta il presidente Leonardo del Vecchio - non mette in risalto i risultati positivi conseguiti in tante aree del mondo grazie all'innovazione nei nostri prodotti, al miglioramento dell'esperienza di consumo nei nostri negozi e allo sviluppo delle nostre piattaforme e-commerce. La performance delle vendite a parità cambi non impatta sulla redditività del gruppo, che rimane sostenuta e solida».
«Stiamo continuando a investire nella crescita di lungo periodo del gruppo - ha aggiunto del Vecchio - adottando tutte le iniziative necessarie. Dopo la Cina, abbiamo rivisto le nostre politiche distributive e commerciali in Europa, che sono ora omogenee ed equilibrate tra i diversi canali di vendita e mirate a contrastare contraffazione e parallelo. Vogliamo essere sempre più vicini ai nostri consumatori, con innovazioni a beneficio dell'intero settore. I grandi investimenti in tecnologia offriranno agli ottici tutti i vantaggi che la trasformazione digitale può garantire, valorizzando marchi e collezioni».
«Segnali come l'ottima performance di Sunglass Hut e delle nostre piattaforme e-commerce - ha concluso - ci spingono a guardare con fiducia ai risultati dell'intero anno e a confermare l'outlook per il 2018».
In merito alla fusione con la francese Essilor, il gruppo sta attendendo il parere dell'antitrust cinese, mentre ha già ottenuto l'ok da Europa, Usa, Canada e Brasile. Il closing della transazione è previsto entro il primo semestre 2018 (nella foto, una montatura da sole per l'autunno-inverno 2018/2018 di Miu Miu, marchio in licenza a Luxottica).