Michael Kors Holdings ha annunciato i risultati del terzo trimestre fiscale: i ricavi sono saliti del 29,9% a 1,3 miliardi di dollari. Il brand non piace solo alla first lady Michelle Obama: +72% le vendite europee.
Gli Usa restano però il mercato più importante con 1,1 miliardi di fatturato (+22,6%), contro i 241,4 milioni europei. In forte accelerazione anche un mercato minore come il Giappone: +72% a 16 milioni di dollari.
Nel periodo esaminato, il canale retail ha registrato un +37%, mentre il wholesale un +24,4%. L'e-commerce ha segnato una performance positiva del 73%. Ne beneficiano i profitti lordi, che si attestano a 800 milioni di dollari (+29%) e quelli netti, che passano da 229,6 a 303,7 milioni (+32%).
Nel bilancio a nove mesi il turnover totale è salito del 37,5% a 2,4 miliardi di dollari. Gli utili lordi hanno totalizzato 2 miliardi (+37,5%) mentre i profitti netti hanno totalizzato 698,4 milioni (+39%).
Per il quarto trimestre alla Michael Kors stimano un fatturato inferiore al quarter precedente, tra 1,05 e 1,08 miliardi. Tutto il fiscal year dovrebbe terminare con un giro d'affari di 4,4 miliardi di dollari.
Il brand di recente è salito alle cronache grazie alla first lady americana Michelle Obama. Lo ha scelto in più occasioni pubbliche in passato ma ultimamente è apparsa con un completo in tweed (un capo del ready to wear 2013, nella foto), in occasione dell’usuale discorso di inizio anno reso dal presidente Obama al Congresso, immortalato da numerose testate.
Un "veicolo" molto potente che di certo sosterrà la brand awareness del gruppo. Anche in Giappone, dove in autunno dovrebbe aprire un nuovo store a Tokyo, nella shopping area di Ginza, di oltre 700 metri quadrati. Sarà il primo dell'area ad accogliere anche le collezioni maschili.
Si profilano inoltre novità nelle aree e-commerce, digital marketing e tecnologie: sono le specializzazioni di Jane Thompson, che di recente è entrata nel board della Michael Kors come ottavo consigliere. La sua esperienza ultradecennale, come ha spiegato il ceo John D. Idol, contribuirà alla crescita del marchio su scala globale.