Trimestrali
Performance a due cifre per i ricavi di Puma, che nel primo trimestre sono saliti del 13,2% a 821 milioni di euro. Se l'euro non si fosse indebolito, il brand tedesco dello sportswear sarebbe cresciuto del 4,4%.
L'area Asia/Pacifico ha permesso un +10,9%, mentre l'accelerazione nelle Americhe è stata del 5,6%, senza tenere conto dell'effetto cambi. Ricavi invariati nell'eare Emea (+0,2%, a cambi costanti).
Nonostante la ripresa delle vendite, l'ebit trimestrale della società ontrollata dal colosso francese Kering è sceso da 59 a 38 milioni di euro, a causa dei bassi margini e dei maggiori costi operativi. L'utile netto del periodo ha accusato un -30% a 25 milioni.
«Nel primo trimestre le vendite di Puma sono aumentate leggermente oltre le attese - ha dichiarato il ceo Bjørn Gulden (nella foto) - soprattutto per via del buon andamento del segmento calzature. Stiamo lavorando sodo per migliorare l'offerta e questa crescita nel footwear conferma che siamo sulla buona strada».