Trimestrali

Pvh batte le stime degli analisti. E Tommy Hilfiger cresce più di Calvin Klein

Pvh, il colosso americano che controlla Calvin Klein e Tommy Hilfiger (nella foto), torna in profitto nel secondo trimestre: 126,5 milioni di dollari, dalla precedente perdita di 5,4 milioni, su cui pesava l'acquisizione della rivale Warnaco.

 

Gli utili adjusted (che non tengono conto di ricavi e oneri straordinari) del gruppo quotato a New York si sono attestati a 1,51 dollari per azione, contro gli 1,42 dollari attesi dagli analisti di Wall street. Pvh ha inoltre stimato che, nel terzo trimestre, si dovrebbero collocare tra 2,45 e 2,50 dollari per azione, dai 2,49 dollari previsti dagli analisti. Il profitto annuale è invece previsto tra 7,30 e 7,40 dollari per azione, ipotizzando che le vendite raggiungano quota 8,4 miliardi.

 

Nel quarter i ricavi totali di Pvh sono saliti da 1,96 a 1,98 miliardi di dollari. Il fatturato di Tommy Hilfiger è aumentato dell'8,9% a 870,4 milioni, mentre quello di Calvin Klein ha registrato un +1% a 675 milioni. Il business degli Heritage brand (Izod e Speedo, per citarne un paio) è rimasto stabile a 431 milioni.

 

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