Il retailer americano Gap Inc. ha reso noto l'andamento dei ricavi nel terzo trimestre fiscale. A periodi comparabili, l'insegna Gap ha registrato un calo del 5% (+1% un anno prima). Old Navy è cresciuta dell'1% (da una precedente situazione stazionaria).
Le vendite dell'altro brand del gruppo quotato a New York, Banana Republic, sono rimaste piatte, dal precedente -1%. Complessivamente il turnover dei tre mesi si è attestato a 3,97 miliardi di dollari, dai 3,98 precedenti (-2% a periodi comparabili). Nello stesso periodo del 2013 la società era cresciuta dell'1%.
In attesa della pubblicazione della trimestrale completa, in agenda per il 20 novembre, il retailer di San Francisco stima che gli utili per azioni si collocheranno nel range 0,78-0,79 dollari, dagli 0,72 dollari del terzo trimestre 2013. Rispetto alle previsioni di settembre dovrebbero migliorare sia i margini sia i costi operativi.
Nessuna indicazione, nel comunicato, circa nuove nomine o dimissioni. Invece, circola voce che Carolyne Rapp, la ex-Cos arruolata nel gennaio 2013 come direttore "global fashion and creative concepts", stia per lasciare il marchio Gap. La creativa sarebbe ancora sotto contratto (in scadenza a fine anno) e secondo alcuni insider - come riporta wwd.com - la sua uscita andrebbe ricollegata all'arrivo di Mara Chen, lo scorso dicembre, sulla poltrona di vice president per il global design. In Cos (Gruppo H&M) Rapp era responsabile della creative communications (compresi Cos Magazine, look book e online) e lavorava in stretto contatto con i designer del menswear e womenswear.
Nel mese di ottobre il giro d'affari di Gap Inc. è passato da 1,29 a 1,26 miliardi di dollari, come risultato del -7% (a periodi comparabili) di Gap, del -2% Banana Republic e della crescita zero di Old Navy. Ora il ceo Glenn Murphy scommette sulle nuove collezioni e sulla holiday season. Intanto procede l'internazionalizzazione: di recente Gap ha superato quota 100 store tra mainland China, Hong Kong e Taiwan, mentre Old Navy andrà alla volta del Middle East, grazie a un'intesa con i franchisee Fawaz A. Alhokair & Co. e Azadea per aprire una serie di negozi a partire dalla primavera 2015. In pole position ci sono gli Emirati Arabi Uniti, il Kuwait, il Qatar e l'Arabia Saudita.