Secondo il report “Fashion & High Street - Settembre 2014” realizzato da World Capital Group in collaborazione con Federazione Moda Italia, il rendimento di un immobile retail in una high street italiana va dal 5% all’8%. 800 metri quadri è la metratura massima richiesta.
«L’Italia è il Paese del fashion - dice Neda Aghabegloo, head of research of World Capital -. Non può pertanto stupire che un numero crescente di brand nazionali e internazionali desiderino aprire nelle high street italiane. Posizione strategica, visibilità e flusso pedonale/turistico, insieme al rendimento e all’offerta, rappresentano fattori determinanti nella scelta della location e dell’immobile da acquisire».
Milano rimane la città più ricercata e d’appeal, con valori di locazione massimi che toccano i 6.700 euro al metro quadro all’anno (escluse buonuscite/buonentrate) e yield tra il 5% e il 6,5%.
Roma è seconda nella classifica delle retail high street più costose della Penisola, con canoni massimi che sfiorano i 6.000 euro al metro quadro all’anno e rendimenti tra il 5,5% e il 7%. Bologna e Torino (6% - 8%), insieme a Bari e Catania (7% - 8%) registrano gli yield più alti.
«Per quanto riguarda le dimensioni - spiega Aghabegloo - la richiesta oscilla dai 10 agli 800 metri quadri. In realtà più piccole ma di pregio, quali Portofino, Porto Cervo e Venezia, la ricerca di spazi commerciali si concentra su dimensioni contenute: da 10 a 100 metri quadri. A Bologna, Roma e Firenze si punta su negozi tra i 50 e i 250-300 metri quadri, mentre a Milano, Torino e Genova si va dai 50-80 ai 700-800 metri quadri».