I saldi invernali in Italia sono iniziati meglio di quanto ci si aspettasse, soprattutto nei centri città, nelle principali arterie commerciali e negli outlet center. Fattori positivi il bel tempo e l’avvio anticipato al 3 gennaio, che ha permesso di fare shopping nei giorni di festa fino all’Epifania. Ma è ancora presto per capire se la performance stagionale sarà migliore del -2% previsto.
Secondo Federazione Moda Italia (Confcommercio), nel primo lungo weekend di inizio dei saldi le vendite sono aumentate dell’1-2% in Italia e del 4-5% a Milano (con uno scontrino medio di 120 euro), grazie anche agli acquisti degli stranieri, cinesi in primis.
«Una partenza all'insegna di un moderato ottimismo - commenta il presidente Renato Borghi -. In un contesto di reddito disponibile come quello attuale, è un risultato confortante e ribadisce l'interesse dei consumatori per questo tipo di vendita, ritenuto ampiamente affidabile».
L’Ufficio Studi di Confcommercio pronostica che in Italia ogni famiglia spenderà 336 euro (140 euro a persona) per l'acquisto di capi d'abbigliamento, calzature ed accessori, pari a complessivi 5,3 miliardi di euro (il 18% del fatturato dei negozi), in contrazione di circa il 2% rispetto ai 5,4 miliardi di 12 mesi fa.
A Milano Federmodamilano (Federazione Moda Italia) stima un giro d’affari di 435 milioni di euro per lo shopping a prezzi vantaggiosi (165 euro a persona), in flessione di circa il 2% rispetto alla passata stagione invernale.
Per Codacons la spesa delle famiglie non supererà i 184 euro (per poco più di 2,9 miliardi di euro complessivi), mentre per Federconsumatori e Adusbef (Associazione difesa utenti servizi bancari finanziari postali e assicurativi) il sell out sarà di 1,61 miliardi di euro (circa 102 euro a famiglia).