Dopo mesi di illazioni, le prime ammissioni: Adidas si sta guardando attorno per cedere Reebok, brand acquisito nel 2006 per 3,8 miliardi di dollari.
In realtà, un comunicato parla di «alternative strategiche», quindi non è detto che il marchio esca dall'orbita del colosso dell'active sportswear. Ogni dubbio verrà fugato il 10 marzo, quando verrà presentata ufficialmente la nuova strategia del gruppo.
Da quando è stato varato il piano di rilancio Muscle Up del 2016, Reebok ha fatto alcuni passi avanti, tornando in utile nel 2018 (due anni prima di quanto preventivato) e registrando un incremento delle vendite a doppia cifra in Nord America l'anno scorso, che ha dato un contributo decisivo al complessivo +2% a cambi costanti.
Nel terzo trimestre di quest'anno i ricavi si sono ridotti del 7% ma sui nove mesi si parla di un -20%, con il secondo quarter sceso del 42%, contro il -33% di Adidas.
Si vocifera che Authentic Brands - proprietario di Barneys New York, Nautica, Juicy Couture e Forever 21 - potrebbe essere uno dei pretendenti più credibili per Reebok, visto che il suo ceo Jamie Salter non ha mai nascosto di essere interessato alla label.
Proprio oggi, tra l'altro, Authentic Brands è sotto i riflettori perché secondo The Daily Telegraph starebbe lavorando a un doppio takeover: nel mirino ci sarebbero Arcadia Group, cui fa capo tra gli altri Topshop, e Debenhams, entrambi in vendita e con complessivi 25mila dipendenti.
Ma su questo fronte la società statunitense, che si è recentemente appropriata anche di Brooks Brothers, deve vedersela con il britannico Frasers Group, che a sua volta sta tessendo le fila per aggiudicarsi le due realtà.
Tornando a Reebok, l'ipotesi Authentic Brands si aggiunge a quelle emerse a novembre: allora si diceva che il marchio faceva gola ai fondi Permira e Triton.