Rilanciando di ben 869 mila euro sulla base d'asta, che era di 131mila euro, e arrivando così a un'offerta da un milione di euro, la SL Luxury Retail srl, concessionaria italiana del marchio Yves Saint Laurent, ha conquistato lo spazio di 82 metri quadrati (e una sola vetrina) in Galleria Vittorio Emanuele.
Lo spazio in questione è quello occupato da Nara Camicie, il cui contratto in scadenza aveva portato il Comune di Milano (proprietario di tutto l'immobile) a indire un bando per trovare un nuovo inquilino.
Lo scorso 25 maggio, alla scadenza della gara, erano pervenute 12 offerte. Oltre a quella vittoriosa di Saint Laurent, che fa capo al gruppo Kering, in campo la stessa Nara e poi altri grandi marchi come l’azienda di occhiali Luxottica, la gioielleria Damiani, il gruppo Richemont e Moreschi.
L’offerta di Yves Saint Laurent (40 punti sui 40 previsti per l’offerta economica, 50 su 60 per l’offerta tecnica) si è dimostrata inarrivabile. Basti pensare che Moreschi ha offerto 402 mila euro, Luxottica 401 mila euro, Richemont Italia 257 mila euro e Damiani 201 mila euro.
Tutte cifre lontanissime dal milione di euro che Saint Laurent si è detto disposto a sborsare ogni anno per i prossimi 18 anni. L'offerta da parte della griffe ha davvero dell'incredibile, specie se si pensa che il canone che andrà a pagare Saint Laurent è identico a quello pagato da Carlo Cracco per il suo ristorante in Galleria, a pochi passi di distanza, ma che occupa ben cinque piani