«Ecoalf è nata nel 2009 e dal primo giorno abbiamo creato prodotti utilizzando il meno possibile le risorse naturali e con la stagione primavera-estate 2023 presentiamo la collezione in cotone riciclato e riciclabile al 100%. Siamo una "story doing" company e non una story telling company». Per Javier Goyeneche, fondatore & presidente del brand, la partecipazione all’edizione numero 102 di Pitti Uomo è proprio l’occasione per dimostrare quanti passi avanti sono stati fatti dall’azienda, non solo dal punto di vista della sostenibilità, ma anche sul fronte della rilevanza del business.
«Attraverso questa iniziativa – prosegue Goyeneche – collaboriamo con oltre 3mila pescatori nel Mediterraneo che raccolgono la spazzatura sui fondali marini, poi utilizziamo il Pet riciclato per creare il nostro filato del mare col quale facciamo accessori e capi d’abbigliamento. Un altro grande successo per noi è stato l’introduzione di un tessuto che rilascia solo lo 0,002 di micro-filamenti, che infestano le acque dei nostri mari, oceani e fiumi».
Ma il successo di Ecoalf non si misura solo con l’innovazione di prodotto, ma anche con un a strategia di business sostenibile, che porterà il brand spagnolo a superare i 40 milioni di euro di fatturato nel 2022 e a inaugurare, dopo Parigi, anche un store a Milano.
La location è già stata individuata (si tratta dell’area di piazza Gae Aulenti) e a breve inizieranno i lavori di ristrutturazione, che dovrebbero portare all’inaugurazione entro l’autunno.
Lo store di Milano andrà ad aggiungersi ai flagship di Parigi, Berlino, Madrid, Barcellona e Tokyo e a un network di 1.500 multibrand store in Europa oltre che online.
Tra le novità in arrivo anche una nuova colab con un big brand americano, che sarà svelata sempre in autunno. «Sarà un progetto davvero sorprendente, di cui andiamo fieri», fa sapere il team di Ecoalf dallo stand di Pitti.