Tra conferme e nuove avventure

Cristina Calori festeggia i 40 anni di Wp Lavori in Corso e scalda i motori per il rilancio di Filson e Spiewak

«È stato bello rivedere insieme i brand di Wp Lavori in Corso. Li ho rimessi tutti insieme e mi sono resa conto di quante label abbiamo gestito nel nostro cammino e in settori come cosmesi, casa, design, oltre all’abbigliamento». Così Cristina Calori, patron dell’azienda bolognese, commenta con emozione il layout allo stand di Pitti Uomo, dove sono in mostra i 40 anni dell’azienda, tramite le label che l’hanno resa nota (foto sotto).

Da Vans a Barbour, da Woolrich a Baracuta, da B.D. Bagies ad Avon Celli a Blundstone: sono tanti i brand distribuiti nell’arco di questi anni da Cristina Calori, che fin dagli inizi ha affiancato in questo percorso su padre Giuseppe.

Un itinerario che si è accompagnato a una comunicazione contraddistinta dall’uso innovativo tra gli anni Ottanta e Novanta di cataloghi a fumetti, frutto della collaborazione con noti artisti, e con il mondo della musica, che ha visto il legame con artisti come Chet Baker, Luciano Pavarotti, Lucio Dalla e Cesare Cremonini.

Un universo che ha appena dato vita a un archivio dove sono raccolti 80mila pezzi unici, e che Cristina Calori ha deciso di aprire per offrirne una selezione ai visitatori di Pitti Uomo, in occasione di questo importante anniversario.

«Abbiamo avuto tanti successi in questi anni. È stata una bella avventura, anche molto divertente. Ora guardiamo al futuro. Lo scenario è complicato, ma c’è tanta voglia di reagire e speriamo che vinca su tutto il resto», racconta Calori.

E prosegue: «Noi per fortuna stiamo andando bene e non abbiamo mai accusato flessioni, neanche nel 2020 della pandemia. L’azienda oggi fattura 30 milioni di euro (esclusa la parte negozi) in progress del 15% sul 2019, e con l’invernale 2022/2023 abbiamo registrato un +30% di vendite. Ora vedremo cosa accadrà tra consegne, delivery e costi dei trasporti».

E vedremo anche gli sviluppi delle sue nuove scommesse, le etichette Filson e Spiewak, ma anche il brand Avon Celli, etichetta storica nata nel 1922 e di cui Wp si è aggiudicata la maggioranza nel 2013, dopo averne acquisito già in precedenza il controllo, e lasciata in sospeso in attesa dei tempi giusti per il rilancio.

Label che si aggiungono a quelle già in scuderia come Barbour (distribuita in Italia), Baracuta e B.D.Baggies di proprietà, Blundstone (seguita per Italia, Svizzera e Spagna).

Ma cominciamo da Filson, il marchio storico di outdoor americano di cui Cristina Calori gestisce la distribuzione in Europa, dopo averne rilevato il 10% nel 2020 (nella foto).

«Si tratta di un percorso appena iniziato, e questo è il primo estivo con cui usciamo - rivela l’imprenditrice -. Filson è un’etichetta molto tradizionale, seguita da anni da un pubblico di appassionati, e che vanta un club di affezionati di 7mila persone che chattano tra loro da ogni angolo del mondo. Ora vogliamo costruire una storia più moderna».

L’obiettivo è ampliare gli orizzonti della collezione esistente, inserendo una serie di proposte di gusto più cittadino, mentre si valuta il debutto nel womenswear. A tal fine sarà dedicato uno spazio sempre più ampio alla linea nei punti vendita Wp e in parallelo si spingerà l’acceleratore sul wholesale.

Con Spiewak invece, etichetta di capispalla nata nel 1904 a Brooklyn e di cui Wp è distributore mondiale e licenziatario, la scommessa è debuttare entro l’anno in corso con la Fall-Winter 2022/2023.

Intanto si definiscono le strategie legate al marchio storico di maglieria Avon Celli, oggetto di un piano di rilancio avviato lo scorso anno. «Abbiamo in mente un esperimento esclusivamente online – racconta Cristina Calori –. Accanto alla presenza nei nostri punti vendita, nascerà infatti anche un sito di e-commerce dedicato a partire dall’autunno-inverno» (foto).

Oltre alle nuove scommesse, per Cristina Calori ci sono anche le conferme. In primis quella di Baracuta, etichetta di proprietà, che ha appena annunciato l’arrivo al timone creativo dello stilista giapponese Daiki Suzuki: «Una label che ci sta dando grandi soddisfazioni e che oggi vede in campo un creativo fantastico con cui lavoriamo da anni e che ha una sensibilità sul prodotto molto particolare» (nella foto, lo stand al salone con la nuova collezione Four Climes in pole position).

E procede anche il cammino di Barbour, che a settembre sarà protagonista di un opening a Firenze e che vedrà la nascita di una capsule speciale.

Un universo così ricco va raccontato. A tal fine è nato un progetto speciale: «Faremo delle interviste a personaggi iconici di ciascun marchio in scuderia che hanno lavorato con noi in questi anni e che saranno veicolate sui social», annuncia Calori, che intanto non si lascia sfuggire le chance offerte dal nuovo che avanza.

«Abbiamo appena registrato i nostri marchi sul metaverso. Un primo passo verso territori che inizieremo a esplorare presto», annuncia sibillina.

c.me.
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