Parte proprio dalla Cina, la nazione che in questo momento è meno toccata dalla pandemia di coronavirus, il nuovo progetto retail di Inditex fortemente incentrato sulla digitalizzazione e sulla sostenibilità. Il punto vendita di Zara, appena inaugurato sulla via dello shopping WangFujing, è il più grande in Asia ed è stato concepito per offrire un’esperienza di shopping innovativa.
Lo store, che si estende su una superficie di circa 350 metri quadri e si articola su quattro livelli, si avvale delle più recenti tecnologie di vendita al dettaglio per garantire ai clienti un percorso di acquisto sostenibile, completamente integrato con la piattaforma di e-commerce.
Un’area dello store è dedicata all'evasione degli ordini online, mentre a ogni piano sono disponibili postazioni di pagamento rapide.
Al tempo stesso la merce in negozio è disponibile per gli ordini sul web, in modo da fungere da piccola piattaforma di distribuzione, grazie alla tecnologia di gestione integrata delle scorte proprietaria di Inditex.
All’interno del punto vendita sono presenti anche una showroom dedicata agli ultimi arrivi (acquistabili direttamente online su www. Zara.com), ed esclusivi laboratori di cosmetici e calzature, questi ultimi dotati di schermi tattili dove controllare l'intera collezione di scarpe e chiedere di provarne alcune paia.
Il secondo piano ospita la collezione TRF, un'area riservata alla personalizzazione dei capi e, per la prima volta, gli articoli Zara Home saranno presenti in un punto vendita dell’insegna in Cina, attraverso uno speciale spazio dedicato a profumi e candele (i prodotti per la casa sono ora disponibili anche su www.zara.com/cn).
A seguito del progetto di Inditex volto all’eco-efficientamento dei negozi, che si traduce in un risparmio medio di elettricità del 20%, e la conseguente riduzione delle emissioni di gas serra e in un risparmio del consumo di acqua di fino al 50% rispetto ai negozi convenzionali, questo nuovo store è collegato al sistema centralizzato di gestione del consumo di energia e acqua di Inditex, noto come Inergy. Anche il nuovo flagship utilizza solo fonti energetiche rinnovabili e gli scontrini vengono emessi elettronicamente.
Il punto vendita è stato dotato anche di un contenitore per la raccolta di indumenti usati, come parte di un programma gestito in collaborazione con il China Environmental Protection Foundation(CEPF), che punta a dare una seconda vita ai capi.
Come si legge su CorriereEconomia, dopo Pechino sarà la volta di opening a Parigi a Place Vendome, a Doha in Qatar e a Calle 82 a Bogotà in Colombia. Per gli altri brand del gruppo, nella pipeline ci sono aperture in Portogallo, Cina e Colombia per il brand Massimo Dutti, in Romania e Serbia per Bershka, nei Paesi Bassi per Stradivarius, in Russia per Oyshoe in Kazakhstan per Uterque.
Lo scorso giugno il big della fast fashion spagnolo aveva annunciato la decisione di chiudere 1.200 negozi nei prossimi due anni. Si scenderà quindi da 7.469 in un centinaio di Paesi a 6.700/6.900 punti vendita, a fronte di circa 450 nuove aperture, che privilegeranno i flagship con un'impostazione omnichannel.
Il nuovo piano retail di Inditex prevede per il triennio 2020-2022 investimenti pari a 2,7 miliardi di euro, di cui 1 miliardo per rafforzare le vendite online e 1,7 miliardi per negozi tecnologicamente integrati, con una particolare attenzione al risparmio energetico e al riciclo dei materiali.
Per Inditex si tratta di un’accelerazione dei processi già in corso dovuta alla pandemia, che ha fortemente inciso sul comportamento dei consumatori.
Dopo i risultati del primo trimestre 2020 (dal 1° febbraio al 30 aprile), che avevano evidenziato un calo delle vendite del 44%, con un turnover di 3,3 miliardi di euro, in seguito allo stop dell’87% dei negozi, e con una perdita di 409 milioni, il secondo trimestre ha visto un ritorno alla redditività, con un utile netto di 214 milioni e vendite sempre in flessione, ma in rallentamento rispetto al trimestre precedente (-31%).
Oggi il 98% dei punti vendita è operativo, benché in alcuni specifici mercati permangano le restrizioni anti-covid.
È l’e-commerce a crescere a ritmi serrati, con un’evoluzione del 50% nel primo trimestre e del 74% nell’intero primo semestre 2020. Per questo è ora di completare la piattaforma proprietaria Inditex Open Platform(IOP), lanciata nel 2018, oggi al 60% della sua operatività e che si intende portare allo sviluppo completo entro il 2022.
Grazie alla tecnologia Rfid, che consente di identificare un oggetto tramite un sistema in radio frequenza, si renderà più fluida l’operatività per la logistica e la gestione integrata degli inventari di tutte le label del gruppo.
L’obiettivo di Inditex è di raggiungere entro il 2022 il 25% delle vendite online rispetto al 14% del 2019.