Con la quotazione a Wall Street ormai a un passo (la data dell’Ipo è prevista per dicembre) il gruppo Lanvin, a cui fanno capo le maison Lanvin, Wolford, Sergio Rossi, Caruso e St. John, ha rivisto la sua valutazione al ribasso, scesa a 1 miliardo di dollari rispetto alla precedente di 1,25 miliardi.
Contestualmente alla riduzione, il gruppo controllato dal colosso cinese Fosun ha comunicato i risultati finanziari del suo primo semestre del fiscal year 2022, chiuso lo scorso 30 giugno, caratterizzato da ricavi in crescita del 73% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente.
Complessivamente, il fatturato del gruppo è ammontato a 202 milioni di euro. Il canale wholesale è schizzato del 260%, mentre le vendite dirette hanno messo a segno un +66% . A trainare le vendite sono state le performance di Europa e Nord America, che hanno raggiunto rispettivamente un +91% e un +58% annui.
Anche la Cina, nonostante le restrizioni anti-Covid che hanno caratterizzato tutto il semestre in questione, ha registrato un incremento delle vendite del 32%, contro un aumento pari al 194% nel resto dell’Asia.
Relativamente ai singoli brand, Lanvin (nella foto) è leader sia in termini di valore assoluto che di crescita relativa, con vendite globali aumentate nel semestre in questione del 117% anno su anno, arrivando a 64 milioni di euro, seguito da Wolford, che ha generato 54 milioni di euro di ricavi in crescita del 29%.