Ma i target annuali sono al ribasso

Pvh: la casa madre di Calvin Klein oltre le attese nel quarter

Nel secondo trimestre fiscale i ricavi di Pvh salgono dell’1% a 2,36 miliardi di dollari. Gli analisti si attendevano 2,33 miliardi.

La crescita è stata trainata principalmente dal marchio Tommy Hilfiger (+8%), che risente positivamente di un +18% delle vendite estere.

Calvin Klein (nella foto, un look CK Performance), che sconta ancora lo stop alla linea Calvin Klein 205 W39 NYC, ha accusato un -6%. Il business Heritage Brands è rimasto piatto.

I profitti trimestrali del gruppo americano sono saliti a 193,5 milioni, dai precedenti 165,2 milioni. L’utile per azione si è attestato a 2,58 dollari, inferiore alle stime del management, che aveva prospettato un risultato nell’intervallo 2,75-2,80 dollari per azione.

Gli utili adjusted hanno raggiunto invece i 2,10 dollari per azione. Gli analisti interpellati da FactSet prevedevano 1,88 dollari.

Il ceo di Pvh, Emanuel Chirico, ha parlato di debolezza dei consumi in Nord America e in Cina, dove stanno avendo un impatto le proteste a Hong Kong.

Una situazione che ha costretto il gruppo a ridurre i target di fine anno. Il fatturato totale ora è previsto in aumento dell’1%, dal precedente +3%. Gli utili adjusted dovrebbero risultare nel range 9.30-9.40 dollari per azione, dall’intervallo di 10.20-10.30 dollari prospettato in precedenza.

e.f.
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