Gcds guarda avanti insieme al fondo di private equity Made in Italy Fund, che ha acquisito la maggioranza del brand creato cinque anni fa da Giuliano e Giordano Calza. I due fratelli manterranno i propri ruoli di direttore creativo e ceo, insieme a una quota «rilevante» del marchio.
Anche Patrizio di Marco, già ceo di Gucci e Bottega Veneta, oltre che presidente di Golden Goose, ha un ruolo decisivo nel deal, come coinvestitore insieme a Made in Italy Fund e nuovo membro del consiglio d'amministrazione.
«Gcds - si legge in un comunicato - si distingue oggi per il carattere innovativo e disruptive dei suoi prodotti iconici, apprezzati e indossati da molte celebrity di fama mondiale. Lo stile unico, frutto della creatività di Giuliano Calza, celebra ed enfatizza il dna del marchio, che può definirsi a tutti gli effetti un social media native brand, capace di parlare il linguaggio delle nuove generazioni, strizzando l'occhio alla Generazione Z».
Non a caso, durante la fashion week di settembre Gcds ha presentato la SS21 in una "fashion arcade" in 3D, con avatar come modelli e modelle (nella foto): un format avveniristico, sotto la direzione di Giuliano Calza, in collaborazione con il team di ingegneri americani Emblematic Group.
In quattro anni la label, realizzata in Italia ma di respiro internazionale - tra i mercati d'elezione spicca l'Asia -, è cresciuta rapidamente, raggiungendo un fatturato stimato in oltre 20 milioni di euro e una presenza in più di 350 punti vendita mondiali, cui si aggiungono sette flagship store.
Per Made in Italy Fund (fondo gestito e promosso da Quadrivio e Pambianco) questo è il terzo investimento, dopo aver rilevato 120% Lino e le borse gioiello di Rosantica. In vista un ulteriore investimento entro fine anno.