Acquisizioni

Per Acne Studios spuntano Shandong Ruyi e Fosun, ma la strada è in salita

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Sarebbero circa dieci i potenziali candidati per l'acquisto di una quota di maggioranza di Acne Studios, tra player del private equity, conglomerati cinesi e altre realtà. Si fanno i nomi di Shandong Ruyi e Fosun, ma Goldman Sachs, incaricata di gestire il passaggio, non avrebbe la strada spianata per una serie di motivi.

 

Goldman Sachs avrebbe ricevuto il mandato lo scorso gennaio, come si legge su wwd.com, con l'obiettivo di arrivare al deal per la fine di questo mese di luglio, ma sembra che prima di settembre/ottobre non ci saranno novità.

 

Il primo ostacolo è il prezzo che, a quanto si dice, sarebbe troppo alto. Per cedere una quota tra il 70 e l'80% dell'azienda i fondatori, Jonny Johansson e Mikael Schiller, chiederebbero 14 o 15 volte il totale degli utili prima di interessi, tasse, deprezzamenti e ammortamenti o circa 300/400 milioni di euro.

 

Il giro di affari di Acne si aggira sui 200 milioni di euro, ma si dice che il business sia rallentato negli ultimi sei mesi, cosa che ha fatto scappare a gambe levate alcuni player del private equity.

 

In questo momento i potenziali investitori si pongono delle domande circa il futuro della label: quali i margini di crescita? Il brand ha toccato il picco del successo o ha ancora delle potenzialità?

 

Da quanto si dice, la popolarità di Acne negli Stati Uniti sarebbe un po' in declino, mentre in Asia le cose stanno andando molto bene.

 

Dal canto loro i fondatori continuano a insistere che in vendita non ci sarebbe la maggioranza ma solo un 20% dell'azienda, ceduto molti anni fa a un terzo investitore. Una quota che, sottolineano, sarebbe sul mercato da molto tempo. Anche se in realtà si dice da tempo che Johansson vorrebbe lasciare l'azienda pochi anni dopo la cessione.

 

Intanto circolano i nomi di alcuni dei potenziali acquirenti. Si parla di Shandong Ruyi, proprietario di Smcp, il gruppo francese cui fanno capo Sandro, Maje e Claudie Pierlot e da poco titolare anche di Bally: un polo che vive una fase di frenesia dell'acquisto. Un altro candidato sarebbe Fosun, proprietario tra gli altri di Lanvin, Wolford e Caruso.

c.me.
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