Performance superiori alle attese per Ralph Lauren nel terzo trimestre, archiviato il 29 dicembre con un fatturato di 1,73 miliardi di dollari (+5,1%), mentre gli analisti stimavano che l'azienda non sarebbe andata oltre gli 1,66 miliardi di dollari.
L'utile netto è stato pari a 120 milioni di dollari, o 1,48 dollari per azione, contro il rosso di 81,8 milioni di dollari un anno fa. L'utile adjusted si è portato a 2,32 dollari per azione, ben oltre i 2,14 dollari prospettati da Wall Street.
«Questi risultati - ha commentato Patrice Louvet, presidente e ceo della società, sottolineando i buoni riscontri del periodo prenatalizio - ci incoraggiano a proseguire sulla strada che abbiamo intrapreso, all'insegna degli investimenti nel brand building e nel prodotto, oltre che nel digitale e nell'espansione worldwide. Un'impostazione che ci assicura un vantaggio competitivo, in un momento in cui lo scenario globale è all'insegna della volubilità».
Nel quarter Ralph Lauren Corporation ha aumentato del 18% gli investimenti nel marketing, fidelizzato nuovi consumatori anche grazie all'intesa con il brand inglese di streetwear Palace e al lancio della Winter Stadium Limited Edition e intensificato il legame con celebrity e influencer, per esempio cooptando Taylor Hill come testimonial del profumo Ralph Lauren Romance.
In parallelo, ha rafforzato gli articoli core e valorizzato categorie merceologiche come il denim e l'outerwear. Le limited edition delle collezioni Polo hanno tratto giovamento dal lancio di un'app per mobile negli Usa e da iniziative ad hoc di marketing.
Tra i mercati, da segnalare il +3% in Nord America (+4% a perimetri comparabili), a quota 909 milioni di dollari: il lato debole è stato il wholesale, arretrato del 3%. Al contrario, il retail ha registrato vendite comparabili in rialzo del 4% e l'e-commerce ha messo a segno un +21%.
Un ruolo trainante all'estero è stato giocato dall'Europa, con ricavi pari a 415 milioni di dollari (+10%) e ottime performance soprattutto sul fronte wholesale (+16%). Bene anche il retail (+4% a perimetri comparabili) e l'e-commerce, +13%.
Passando all'Asia, il turnover nell'area è stato di 275 milioni di dollari (+10%), con la Greater China a fare da locomotiva (+19% a cambi costanti).
Nei nove mesi i profitti si sono attestati a 399,3 milioni di dollari, dai precedenti 121,5 milioni (+228,6%), mentre il turnover è ammontato a 4,8 miliardi di dollari (+3,2%) e l'utile operativo si è portato a 533,9 milioni (+12,9%).
L'outlook sul fiscal year 2019 è all'insegna di un leggero incremento del giro d'affari a cambi costanti, considerato l'impatto negativo di 80-90 punti delle oscillazioni valutarie internazionali sulla crescita delle vendite.
Il margine operativo dovrebbe salire di 60 punti base a cambi costanti (in precedenza si parlava di 40-60 punti), grazie all'innalzamento del margine lordo.
Per quanto riguarda il quarto trimestre, si delinea una lieve flessione del fatturato netto, dovuta a una riduzione pianificata delle vendite off-price e alla pressione legata all'andamento delle valute straniere. Il margine operativo dovrebbe avanzare di 70 punti base a cambi costanti.
«I nostri team si dedicano con passione a veicolare l'espressione autentica del lifestyle del marchio - ha commentato Ralph Lauren, executive chairman e chief creative officer - evolvendo in base ai cambiamenti nel consumatore e nel retail. Sono soddisfatto dei progressi che stiamo facendo: continuiamo a rafforzare il business e a elevare la qualità del nostro iconico brand».
Positivo l'andamento odierno del titolo al Nyse, a 123,5 dollari per azione (+7,87%) intorno alle 17 ora italiana.