Anniversari a Milano Moda Donna

I 60 anni di Les Copains: «Futuro per noi vuol dire anche heritage»

Un big event a Palazzo Reale per festeggiare 60 anni di storia, tra celebrazione del passato e progetti per il futuro: ultimi preparativi per Les Copains, in vista della Milano Fashion Week, che vedrà anche la relocation della boutique nel palazzo di proprietà della famiglia Bandiera, in via Manzoni. «Evolviamo senza tradire il nostro dna», racconta a fashionmagazine.it l'a.d., Alessandro Mariani, commentando anche le voci in circolazione in questi giorni.

 

«Con Les Copains Mario Bandiera - spiega Mariani - ha rivoluzionato il mondo della maglieria a cavallo tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi dei Settanta, con capi che ancora oggi sono delle icone: la giacca di maglia destrutturata in cordonetto, i micropull, i coordinati in maglia che hanno introdotto un modo di vestire easy e decontratto. In un periodo in cui la moda italiana era legata al concetto rigoroso di sartoria, Les Copains è stata tra i grandi disruptor, anche a livello tecnologico, con l'impiego di moderni macchinari per le lavorazioni che sono diventate la nostra sigla, come e la treccia, la costa inglese e la grana di riso».

 

Pionieri è la parola su cui si insiste Mariani: «Siamo stati tra i primi ad affiancarci a talenti di spicco come Walter Albini, Versace, Moschino, Dolce&Gabbana e, in tempi più recenti, Marras, Berardi, Dell'Acqua e Mugler, che hanno disegnato le nostre collezioni. E negli anni Novanta siamo stati ancora una volta precursori, facendo di Bvm una fucina di grandi stilisti, con le licenze di Guerriero, Marras e Bellaish».

 

In programma il 22 settembre alla Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, la sfilata-evento è una ribalta importante per sottolineare la svolta di questo marchio del made in Italy, che approda a una dimensione più contemporanea, nel solco dell'heritage.

 

Un tableau vivant raccoglierà i temi e le icone che hanno segnato la storia di Les Copains, declinati in una tavolozza di colori neutri, con uno sguardo orientato al futuro, spiega Mariani: «Ci sarà una galleria dedicata a una capsule collection di 12 outfit, realizzati da tre studenti dell'Istituto Marangoni che hanno riletto alla luce della loro sensibilità le tematiche legate al brand».

 

Previsto, in occasione di Milano Moda Donna, anche un secondo momento di celebrità, con l'inaugurazione del monomarca della griffe, che torna nel palazzo della famiglia Bandiera in via Manzoni 21, dove c'è la showroom, lasciando la location di via della Spiga. «Una scelta nata dalla volontà di riunire tutto il mondo della griffe in un'unica location».

 

Tempo di celebrare, dunque, ma anche di guardare avanti. «Stiamo lavorando su più fronti per far sì che il brand si riappropri del mondo sport-chic e della classe che lo ha sempre contraddistinto. Non a caso per la prossima estate ci siamo ispirati a Tilda Swinton nel film Orlando, che riassume la nostra idea di femminilità pacata, mai urlata, legata alla concretezza e non alla semplice immagine».

 

La sfida è riuscire a conciliare la fedeltà alla propria immagine con l'esigenza di agganciare un pubblico più giovane. Non a caso, tra le sfide di Les Copains c'è il mondo dei social: «Ci siamo affidati all'agenzia Grumble, con cui abbiamo dei progetti su Instagram, per riavvicinare l'immagine del brand al mondo dei Millennials, una fascia da recuperare, rimanendo noi stessi».


Presto potrebbero nascere colab con stilisti noti: «Ci stiamo pensando, ma si tratta di trovare la figura giusta, vicina al nostro mondo».

 

Intanto si scommette sull'estero: tra i mercati di punta ci sono Giappone, Stati Uniti e Russia, con la Cina oggetto di un lavoro importante, e con la Germania, una volta importantissima, in fase di ricostruzione. Nel mirino anche l'e-commerce, che vale il 6% circa, ma che rappresenta una delle grandi scommese per il futuro.

 

I progetti sono tanti, per questa realtà che taglia il traguardo dei 60 anni in un momento delicato. Di recente si è interrotta la licenza con Giambattista Valli, mentre i rumors parlano di una possibile vendita dell'azienda.

 

«La liaison di Valli è stata una visione incredibile di Mario Bandiera - spiega Mariani - ma ora è il momento di concentrarci sul nostro marchio, cosa che ha comportato una ristrutturazione totale del gruppo e anche una riduzione del giro di affari». Anche se l'azienda non rilascia dati, si parla di un fatturato di 44 milioni nel 2017, in calo rispetto al 2016.

 

«Per quanto riguarda la vendita - prosegue - posso assicurare che c'è una famiglia presente con la forza dei nostri prodotti. Mario Bandiera è un uomo di 87 anni, con la testa di un giovane. E il futuro non si può prevedere».


Nella foto di archivio, una sfilata di Les Copains del 1997.

c.me.
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