atteso un +5% di ricavi nel 2019

De Rigo: nel futuro il raddoppio degli Usa, più sostenibilità e l'e-commerce

Superato il traguardo dei 40 anni di attività, De Rigo si proietta verso un futuro all'insegna dell'espansione su mercati chiave come gli Usa, del lancio già probabilmente in autunno di un progetto omnichannel e della crescita del fatturato quest'anno del 5% in ambito wholesale e del 4% circa nel retail, cui è dedicata una divisione ad hoc che rappresenta il 45% dei ricavi del gruppo.

L'azienda dell'eyewear ha archiviato il 2018 registrando un giro d'affari consolidato pari a 427,3 milioni di euro, con il valore del canale wholesale a quota 249,8 milioni e l’export intorno al 90%.

«L'incremento dei ricavi è stato dell'1,1% a cambi costanti, anche se nelle aree dove si opera in valuta locale la fluttuazione dei cambi ha pesato sulle vendite nell'ordine di 8 milioni di euro», ha commentato Maurizio Dessolis, vice presidente esecutivo, durante un incontro stampa a Milano a cui era presente anche la moglie Barbara De Rigo (direttore marketing degli house brand e della corporate communication), mentre il fratello di Barbara, Massimo De Rigoè a sua volta vice presidente esecutivo.

In azienda sono ancora attivi i genitori di Barbara e Massimo: Ennio De Rigo, presidente e nominato Cavaliere del Lavoro l'anno scorso, insieme alla moglie Emiliana, vice presidente.

«Siamo una mosca bianca nel nostro settore, visto che conserviamo una compagine societaria al 100% imprenditoriale - ha sottolineato Dessolis -. Tra i primi cinque player del settore possiamo anche dire di essere gli unici ad avere cassa e non debito, in assenza di supporti finanziari esterni».

A De Rigo, realtà da 3.500 dipendenti sparsi per il mondo con un forte polo produttivo italiano a Longarone, in cui lavora un migliaio di addetti, fanno capo una ventina di marchi: tre sono di proprietà (Police, Lozza e Sting) e il resto riguarda licenze di griffe internazionali come Escada, Carolina Herrera, Furla - che tra i brand in portafoglio è quello con il più elevato tasso di crescita - e Chopard, che all'imminente Festival di Cannes lancerà un modello in limited edition, arricchito da particolari in oro, destinato ad andare al pubblico a un prezzo di 1.500 euro.

C'è poi Blumarine, che ha presentato al Mido la capsule Blumarine Eyewear by Gdl, dove Gdl sta per Giulia de Lellis, influencer artefice di due modelli in sette varianti di colore, per un totale di 14 pezzi, ognuno presentato in una speciale clutch. «La collezione sarà in vendita a partire da aprile - ha anticipato Barbara De Rigo - ma già ora i riscontri sono oltre le aspettative».

Tra gli house brand, tramite i quali viene realizzato oltre il 30% del turnover, Police è il più forte: «Lo abbiamo lanciato negli anni Ottanta con un'impronta "fast fashion" nel senso che il termine aveva allora - ha sottolineato la manager - ed è diventato un'icona, al punto che ha dato vita a un lifestyle di cui fanno parte profumi, orologi, pelletteria e abbigliamento. Il 2019 è all'insegna della presenza di un nuovo modello che si vedrà nel terzo episodio della saga di Men In Black, nelle sale italiane da luglio: rigorosamente nero, è stato fatto in esclusiva per il film e verrà commercializzato con un astuccio personalizzato con il logo della pellicola».

Mentre Sting si rivolge ai giovanissimi fino ai 25 anni, Lozza è un altro storico evergreen per tutte le generazioni: al di là del prodotto, sta collaborando a un progetto triennale di sostegno all'arte con il centro espositivo veneziano Tre Oci.

Tornando alle licenze, non si può non citare la più recente, Mulberry: «Nonostante le incertezze generali legate alla Brexit - ha detto Dessolis - l'accoglienza è stata ottima, in un Paese dove ci appoggiamo a un network di 630 punti vendita».

Per una griffe entrata in scuderia, un'altra è uscita e si tratta di Lanvin: «Ci siamo tirati indietro, in un momento di incertezza per il marchio». Sulla possibilità di licenze future il vice presidente esecutivo non si è sbilanciato, ma ha lasciato aperta l'ipotesi di un ampliamento della "famiglia" De Rigo.

Tra i mercati, presidiati con una serie di filiali tra cui quelle di Finlandia e Slovenia di prossima apertura, il primo resta l'Europa, ma una sfida tutta da giocare sono gli Stati Uniti: «Ci siamo entrati in modo diretto, acquisendo il nostro distributore, solo tre anni fa. Oggi valgono circa il 15% dei ricavi, una percentuale che intendiamo raddoppiare entro cinque anni o anche prima. Teniamo presente che in quest'area si concentra il 30% del business del settore occhialeria in generale».

Di rito una domanda sull'e-commerce: quando partirà quello aziendale? «Probabilmente nell'autunno - ha risposto il manager - ma concepito in un'ottica di omnicanalità, per valorizzare ancora di più i negozi fisici».

Non solo numeri, comunque, nel futuro dell'azienda, ma anche più welfare e social responsibility. A questo proposito, Barbara De Rigo ha ricordato i percorsi formativi in azienda, l'accompagnamento alla pensione e un piano di prevenzione per le dipendenti che prevede uno screening gratuito al seno per la fascia delle 40-50enni, insieme all'onlus Amiche per la Pelle.

Sempre riguardo alla formazione, da segnalare il progetto di scuola-lavoro #DeRigoLab, dedicato agli studenti degli istituti del territorio, mentre la sostenibilità è il perno dell'iniziativa We Share The Planet: varata il primo febbraio scorso, prevede l'utilizzo di imballaggi in materiali esclusivamente sostenibili, riciclabili, compostabili o riutilizzabili.

Alcune parole vanno infine spese per la Fondazione De Rigo H.E.A.R.T. (Health, Education & Art for Youth), che ha appena lanciato A call from the heart: la chiamata del cuore. «Una call for entries, formula di selezione tipica degli incubatori e delle startup, rivolta alle onlus italiane - ha spiegato Barbara De Rigo, che tra i suoi compiti ha anche quello di presidente della Fondazione -. Le due che presenteranno sui siti fondazionederigo.org e infobandi.csvnet.it, entro il 15 maggio, i progetti più interessanti negli ambiti salute, volontariato, arte e formazione saranno sostenute e promosse con un budget complessivo di 20mila euro».

 

a.b.
stats