Bilanci
Chanel deve molta della sua fama al profumo Chanel Nº 5, forse il più famoso al mondo, al little black dress e alla sua riservatezza fiscale che l'aveva portata in 108 anni di storia a non rendere pubblici i suoi bilanci. Questo fino ai ieri, quando la maison ha annunciato di aver archiviato il 2017 a quota 9,62 miliardi di dollari, circa 8,27 miliardi di euro, l’11% in più dell’anno precedente.
Il perché della decisione di uscire finalmente allo scoperto l'ha data Philippe Blondiaux, direttore finanziario di Chanel, al New York Times: «Abbiamo capito che era arrivato il momento di mettere i fatti sul tavolo e mostrare chi siamo: un’azienda da 10 miliardi di dollari con conti molto solidi».
A trainare le vendite della maison, il cui direttore creativo è Karl Lagerfeld,sono state, a livelle geografico, l'Asia Pacifico e l'Europa. Il risultato aziendale prima delle imposte è stato di 2,69 miliardi di dollari, circa 2,3 miliardi di euro, mentre gli investimenti sostenuti a supporto del brand sono stati pari a 1,46 miliardi (+15%). Il debito netto si attesta sui 18 milioni di dollari, con un flusso di cassa disponibile pari a 1,63 miliardi.
«Abbiamo capito - ha proseguito Blondiaux parlando al quotidiano statunitense - che siamo spesso al centro di speculazioni e che le persone non hanno dati alla mano: questo provoca la circolazione di informazioni false o fuorvianti. È tempo che la forza del nostro bilancio parli da sé».
Chanel si conferma così tra i più grandi marchi del lusso, se non il più grande. La sfida ai vertici è con Louis Vuitton, di cui non si conosce l'esatto fatturato visto, ma che secondo le stime si aggirerebbe tra gli 8 e i 10 miliardi.
A una certa distanza segue Gucci, le cui vendite nel 2017 sono state di 6,2 miliardi di euro e recentemente il ceo Marco Bizzarri ha posto come prossimo obiettivo di raggiungere i 10 miliardi di fatturato.
Chanel è controllata dai fratelli Wertheimer: il presidente Alain e suo fratello Gérard, rispettivamente 69 anni e 68 anni.
an.bi.