Aria tesa tra gli azionisti di Corneliani. Le voci di dissapori tra il socio di maggioranza, Investcorp, e la famiglia fondatrice potrebbero addirittura trasformarsi in un riassetto societario, che vedrebbe il fondo del Bahrain accrescere ulteriormente la sua quota, attualmente del 51,11%.
Secondo alcune indiscrezioni di stampa, la holding araba di investimenti non sarebbe in sintonia con la terza generazione della famiglia Corneliani, che in base all'accordo siglato nel 2016 era rimasta azionista per partecipare al rilancio.
L’azionariato vede Investcorp appunto con il 51,11%, seguito da Cristiano Corneliani con il 23,76%, Corrado Corneliani con il 22,81% e Stefano Corneliani con lo 0,95%. Ma a distanza di tre anni, solo Corrado è ancora operativo in azienda, mentre il figlio Stefano e il fratello Cristiano sarebbero usciti già da tempo.
Anche le notizie finanziarie non sembrano incoraggianti: alcuni articoli apparsi sui quotidiani parlano di un bilancio in rosso per il 2018 (nel 2016 Corneliani contava su un fatturato di 112 milioni e una marginalità operativa) e dell’ipotesi di un taglio di 100 posti di lavoro.
Nel dicembre scorso c’è stato un riassetto ai vertici, con l’addio dell’a.d. Paolo Roviera, sostituito da Luigi Ferrando. Alla presidenza resta Hazem Ben-Gacem, in rappresentanza di Investcorp.