Bilanci

Childrenswear italiano: +3,6% i ricavi 2017

Nel 2017 le aziende italiane della moda junior hanno realizzato quasi 2,9 miliardi di fatturato, in aumento del 3,6% rispetto all'anno prima.

Il settore (nella foto due look Fendi Kids per l'estate 2019), come emerge da un'analisi di Confindustria Moda, beneficia di un'accelerazione nell'export, salito del 5,9% (dopo il +4,4% del 2016) a 1,1 miliardi. L'incidenza delle vendite estere sale così dal 32,1% al 38,5%.

Tuttavia la bilancia commerciale resta negativa per 685 milioni, a causa delle importazioni, che nell'anno sono aumentate dello 0,6% sfiorando gli 1,8 miliardi.

Per quanto riguarda l'abbigliamento per neonati, in particolare, spicca il decremento della domanda da parte della Spagna (-15,8%), che resta il principale buyer di questo target specifico. Con il segno meno anche Francia (-9,1%) e Germania (-19,5%). Al contrario, il Regno Unito ha acquistato il 6,1% in più rispetto al 2016. La Russia, sesto maggiore acquirente, ha registrato un +2,9%. Positivi anche Emirati Arabi e Arabia Saudita (+5,5%).   

Relativamente al mercato interno, sulla base delle rilevazioni di Sita Ricerca, il 2017 è terminato con un -0,2% (per il secondo anno consecutivo). I segmenti bambino e bambina hanno registrato rispettivamente un -0,1% e un -0,3%, mentre il neonato è salito dello 0,1%.

A livello di canali, le catene restano il principale riferimento per gli shopper di abbigliamento bimbo, con un incidenza sul totale del 50,7%, nonostante la contrazione (-1,5%). La Gdo, che rappresenta il 29,3% del totale, cresce del 2,4% e il dettaglio indipendente segna un contenuto -1,1% (con una quota sul totale dell'11,5%). Gli outlet si stabilizzano (-0,1%) e gli ambulanti accusano un -14%. L'e-commerce segna un +9,6% ma rappresenta una quota del 4%.  

e.f.
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