RIASSETTI

Corneliani: Investcorp sarebbe pronto a una profonda ristrutturazione

Non si placano le tensioni fra Investcorp e Corneliani: secondo indiscrezioni di stampa le frizioni tra il socio di maggioranza, che ha rilevato il marchio nel 2016, e i fondatori potrebbero tradursi in «una profonda ristrutturazione, che rischia di mettere all'angolo la terza generazione della famiglia mantovana».

Lo scrive oggi La Repubblica, rimarcando che sotto la gestione del fondo arabo il marchio ha chiuso il 2018 in rosso per 12 milioni: «Un risultato - si legge - che ha prosciugato il capitale a 42,4 milioni, creando una tensione finanziaria che si aggiunge a quella industriale».

Alla luce di questi numeri e con la prospettiva di nuovi tagli nel corso del 2019, Investcorp ha promosso la fusione della capogruppo Sarti nella Corneliani Spa: un'operazione, come spiega il quotidiano, che si preannuncia complicata, perché «la società di moda dovrà cambiare più volte lo statuto e la partita Iva e così facendo rischia di mettere all'angolo la famiglia mantovana».

Successivamente alla fusione tra controllante e controllata, «il fondo potrebbe voler riscrivere gli accordi iniziali, impegnandosi a iniettare 17 milioni in azienda, ma senza sovrapprezzo: un'operazione che diluirebbe fortemente quel 49% del capitale  che è ancora in mano alla famiglia».

Già nel dicembre scorso c’era stato un riassetto ai vertici, con l’addio dell’a.d. Paolo Roviera, sostituito da Luigi Ferrando. Alla presidenza resta Hazem Ben-Gacem, in rappresentanza di Investcorp.

In merito alle indiscrezioni di stampa, la società mantovana precisa che «la fusione della Corneliani S.p.A. nella capogruppo Sarti Holdings (Italy) S.r.l. era già pianificata da tempo».
 
«Tale fusione - puntualizzano dall'azienda - rientra all’interno di una normale operazione di semplificazione e razionalizzazione della struttura di gruppo e non ha alcuna relazione con le strategie aziendali e impatto sul regolare andamento della gestione aziendale».

 

A cura della redazione
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