Dopo avere archiviato il 2021 con un fatturato wholesale sui livelli del 2019, grazie anche all'espansione su mercati come la Corea del Sud e la Polonia,
Bomboogie investe in innovazione nel retail, attraverso un progetto di negozi client oriented e data-centric, all'insegna della fluidità tra online e offline.
Il marchio italiano di urbanwear e outerwear uomo, donna e bimbo, in capo a
Space 2000 e fondato nel 1991, punta a monomarca in grado da un lato di offrire alla clientela un'esperienza avanzata e omnichannel e, dall'altro, di accumulare dati preziosi per sviluppare azioni commerciali mirate.
Si parte con una boutique in piazza delle Erbe a Verona, il cui avvio è previsto a maggio o giugno, per proseguire con altre quattro tra il 2022 e il 2023, facendo poi rotta verso l'estero, in particolare la Germania. Una delle future location sarà a Milano, dove si sta cercando la location più adatta.
Gli investimenti non si fermano qui. Infatti, per servire al meglio la rete distributiva, Space 2000 ha allestito un nuovo magazzino automatizzato: si chiama AutoStore ed è un ultra-high density sub-system che trasforma lo spazio inutilizzato, o utilizzato in modo non ottimale, in uno storage super compatto. Questo consente di moltiplicare i metri cubi a disposizione, per immagazzinare gli articoli senza dover cambiare o ampliare la sede, tagliando le tempistiche.
La merce, contenuta in apposite vasche, viene movimentata attraverso robot radiocomandati, che si muovono sul top dello storage e prelevano le vasche con la merce. Queste ultime vengono trasportate agli addetti, che senza doversi spostare fisicamente prelevano i capi ordinati.
Già nel 2018 Space 2000 è stata, come informa un comunicato, una delle prime aziende europee del settore abbigliamento a introdurre lo storage verticale a contenitori multidimensionali: un magazzino che contiene la merce senza collocazione dei nove brand in portafoglio, gestito da un software centrale in grado di processare le richieste provenienti da cinque canali distributivi.
a.b.