Tommy Hilfiger positivo, Calvin Klein -2%

Pvh: nel quarter ricavi in calo, ma migliori delle attese degli analisti

Nell’ultimo trimestre fiscale i ricavi di Pvh, proprietaria di Tommy Hilfiger e Calvin Klein, scendono dell’1% a 2,48 miliardi di dollari.

Il gruppo specifica in un comunicato che il quarter si confronta con un 2017 a 53 settimane, il che ha comportato un impatto negativo di 125 milioni di dollari.

Come riporta Reuters, gli analisti si aspettavano in media un fatturato più basso, pari a 2,41 miliardi.

Inoltre nei tre mesi l’ebit è più che raddoppiato, da 58 a 134 milioni di dollari, beneficiando di un taglio dei costi e l’utile netto è salito da 108,5 a 158,7 milioni. Gli utili adjusted (che escludono le voci straordinarie) hanno raggiunto gli 1,84 dollari per azione (erano 1,58 dollari un anno prima), mentre gli analisti sentiti da FactSet avevano previsto 1,76 dollari, su vendite trimestrali a 2,4 miliardi di dollari.

In particolare, il marchio Tommy Hilfiger (nella foto, la recente sfilata a Parigi di Tommy Hilfiger x Zendaya) ha registrato un incremento delle vendite del 2% 1,2 miliardi di dollari, +5% a cambi costanti. L’ebit è passato da 47 a 168 milioni.

Al contrario, Calvin Klein ha accusato un calo del 2% dei ricavi, a 953 milioni di dollari, benché il turnover all’estero sia salito del 2% a 523 milioni. La flessione maggiore è infatti da attribuire al Nord America (-7%). L’ebit del brand si è ridotto da 79 a 44 milioni.

A scendere in Pvh è anche il business degli heritage brand, che subisce una riduzione del 5% dei ricavi a 363 milioni, portando il risultato operativo in rosso per 8 milioni di dollari.

L’intero esercizio, terminato il 3 febbraio, ha mostrato un aumento dell’8% del giro d’affari consolidato (a 9,66 miliardi di dollari) di Pvh, sostenuto dal +12% di Tommy Hilfiger e dal +8% di Calvin Klein. L’utile annuale è passato da 538 a 746 milioni di dollari.

Per il nuovo esercizio il gruppo prevede una crescita dei ricavi del 5% circa a cambi costanti, in rallentamento dal +8% del 2018. L’utile per azione dovrebbe entrare nell’intervallo 8,90-9,00 dollari per azione, dai 9,65 dollari del precedente fiscal year.

Le previsioni del gruppo tengono conto anche del closing, entro l’anno, di due operazioni: l’acquisizione di Gazal, partner di lunga data in Australia (il 78% delle quote non ancora in suo possesso) per i marchi Tommy Hilfiger, Calvin Klein e Van Heusen; e il riacquisto della licenza per la distribuzione retail di Tommy Hilfiger a Hong Kong e in altri mercati asiatici dal partner Dickson Concepts International. Le due operazioni dovrebbero contribuire a maggiori ricavi per 150 milioni di dollari.   

Le azioni Pvh hanno terminato la seduta di ieri a New York con un incremento dello 0,7%.

e.f.
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