Stella McCartney pubblica il Manifesto A TO Z, un testo dove in ordine alfabetico riassume il dna del marchio e le intenzioni future, mettendo anche in discussione il suo approccio al business.
Pensato durante il lockdown, il Manifesto parte con la A di Accountable, la B di British, la C di Conscious per finire con la Z di Zero waste.
Ciascuna delle 26 lettere è inoltre associata a un artista (Jeff Koons, Olafur Eliasson e William Eggleston, per citarne alcuni) internazionale che partecipa a una sorta di “conversazione visiva”, realizzando così uno scambio creativo tra la sua personale visione e l'etica, l'estetica e la missione di Stella McCartney, impegnata a rendere più consapevole l’industria della moda.
Il Manifesto è inoltre destinato a evolvere e influenzare il modus operandi della fashion house negli anni a venire, partendo dalla collezione ready-to-wear per l’estate 2021.
«Ho trasformato in parole ciò che amiamo, sappiamo e crediamo della moda - spiega Stella McCartney -. Ne risulta un alfabeto guida, per assumere ancora di più la responsabilità dei nostri valori, di ciò che facciamo e di dove vogliamo andare, producendo capi sempre più desiderabili e sostenibili, che possano essere amati per sempre. Riflette la nostra coscienza ambientale, tutto ciò che abbiamo imparato, le partnership che abbiamo stretto e i cambiamenti che abbiamo apportato, ciò che realizzeremo e per cui continuiamo a lavorare».
Intanto il brand, che nel 2021 compie 20 anni, si prepara a proporre per la Spring-Summer 2021 capi zero waste e in edizione limitata, che promuovono il concetto di circolarità degli abiti, riducendo al minimo l'uso di materie prime in favore del iriuso o del riciclo di tessuti (nella foto, un artwork del Manifesto realizzato dall’artista Cindy Sherman).