Anche
Central Group sarebbe interessato a
Selfridges, la storica insegna britannica messa in vendita la scorsa estate per 4 miliardi di sterline.
Secondo indiscrezioni raccolte da
Sky News, il gruppo inglese dei grandi magazzini di lusso – nelle mani della famiglia
Weston dal 2003 – sarebbe nel mirino del player tailandese, che controlla anche
La Rinascente.
Se l'offerta andasse a buon fine, Selfridges potrebbe entrare nel gruppo della famiglia
Thai Chirathivat, multinazionale del retail, del real estate e dell’hospitality controllata da
Tos Chirathivat, nipote del fondatore.
Oltre alla Rinascente, in Europa controlla luxury department store come
KaDeWe Group in Germania,
Magazine Zum Globus in Svizzera e
Illum in Danimarca.
Nel maggio scorso il ruolo di ceo di
Central Group Europe era passato da
Vittorio Radice (vicepresidente di La Rinascente) a
Stefano Della Valle. Lo stesso Radice - considerato l’artefice della rinascita di Selfridges quando era ceo dei grandi magazzini (fino al 2003) - potrebbe avere un qualche tipo di coinvolgimento nella futura strategia, se l’offerta per l'insegna britannica avesse successo.
Central Group conta, a livello internazionale, su una presenza importante in Thailandia, Vietnam ed Europa, tramite
Central Retail (nella cui orbita gravitano
Central Department Store, il principale department store della Thailandia e
Central Food Retail, leader nei supermercati del Paese asiatico). Attraverso
Central Pattana gestisce, sempre in Thailandia, diversi centri commerciali ed è una realtà di primo piano nello sviluppo immobiliare in ambito residenziale, alberghiero (possiede oltre 60 alberghi) e di uffici.
Oltre a Central Group, tra gli operatori in lizza per rilevare Selfridges c’è
Qatar Holding, a capo anche di
Harrods, acquisito nel 2010 per 1,5 miliardi di sterline, e della francese
Printemps, assorbita nel 2013 per 1,75 miliardi di euro.
Fondato nel 1908 da
Harry Gordon Selfridge, Selfridges è stato acquisito nel 2003 per quasi 600 milioni di sterline dal canadese
Galen Weston, deceduto quest'anno: la figlia
Alannah occupa attualmente la poltrona di presidente.
In cerca da qualche mese di potenziali acquirenti, il department store britannico starebbe lavorando per dividere il business dell'e-commerce da quello delle proprietà immobiliari. Tra queste ultime quattro punti vendita in Gran Bretagna, l'insegna
de Bijenkorf in Olanda e
Arnotts e
Brown Thomas in Irlanda.
Al gruppo fa capo, oltre alle catene citate, anche
Holt Renfrew, con quartier generale a Toronto. Il business dei Weston è suddiviso in due filiali: quella canadese, che controlla Selfridges, e quella britannica, nella cui orbita gravita
Associated Foods Plc., proprietario di
Primark.
Selfridges sta attraversando un periodo difficile, a causa dell’impatto delle chiusure obbligate dal Covid, che ha portato al taglio di numerosi posti di lavoro nel 2020. Tuttavia, i profitti del gruppo sono più che raddoppiati da quando i Weston hanno rilevato l'attività, mentre le vendite sono aumentate di oltre l'80%.
I ricavi dell’esercizio fiscale chiuso il 2 febbraio 2020 hanno raggiunto 1,97 miliardi di sterline (+7%). I profitti operativi annuali sono scesi del 10% a 88 milioni (nella foto, Sefridges in Oxford street a Londra).
a.t.