Chiesto il ritiro della merce e un risarcimento

Gli Uffizi fanno causa alla Jean Paul Gaultier per gli abiti con la Venere di Botticelli

Uso non autorizzato della Venere di Botticelli. È questo, secondo il Museo degli Uffizi, il comportamento illecito di cui si è resa colpevole la maison Jean Paul Gaultier, che ha utilizzato, senza chiedere il permesso, l’immagine del capolavoro custodito nel museo fiorentino per realizzare alcuni capi di abbigliamento, pubblicizzandoli anche sui propri social e sul proprio sito.

Ad aprile il museo, essendosi accorto dell’utilizzo improprio dell’immagine, ha inviato alla casa di moda, che fa capo al gruppo spagnolo Puig, una lettera di diffida nella quale si intimava il ritiro dal mercato dei capi con l’immagine della Venere o, in alternativa, di contattare quanto prima il museo per siglare l’accordo commerciale.

Essendo stata ignorata la lettera di diffida, è stata avviata un'azione legale, annunciata con un comunicato stampa che ha subito fatto il giro del mondo e che prevede, oltre al ritiro degli abiti ‘illegittimi’, anche una richiesta di risarcimento danni in favore del museo.

Per il momento nessun commento ufficiale è stato rilasciato dalla Gaultier, ma sui canali social le immagini dei capi in questione, che fanno parte di una capsule dal titolo Le Musée lanciata ad aprile, sono ancora attive (vedi foto).

Le richieste avanzate dagli Uffizi si basano sul Codice dei Beni Culturali, secondo cui l’uso di immagini della proprietà pubblica italiana è obbligatoriamente assoggettato a specifica autorizzazione e al pagamento di un canone.

an.bi.
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