Leader nel settore dei tessuti tecnici indemagliabili con il marchio registrato Sensitive Fabrics, Eurojersey, all’interno del programma SensitivEcoSystem nato nel 2007, prosegue il suo percorso nella lotta contro gli sprechi dichiarando la propria impronta ambientale con il Pef (Product Environmental Footprint), attestato conferitogli ad aprile da Certiquality.
Andrea Crespi, direttore generale dell’azienda di Caronno Pertusella (Varese) e consigliere delegato per la Sostenibilità, Ricerca e Innovazione di Sistema Moda Italia, punta su una filiera produttiva a ciclo verticalizzato che si è tradotta, nell’ultimo anno, in un risparmio idrico di 30 milioni di litri d’acqua ed energetico di oltre 200 Tep (tonnellate equivalenti di petrolio).
Eurojersey con la Pef misura 16 indicatori, fra cui l’ecotossicità: ha infatti ridotto i consumi di gas metano di circa 350mila metri cubi, pari a meno 700 tonnellate di Co2, oltre ad aver risparmiato 4mila metri di cellophane e 9mila tubi di cartone da imballaggio l’anno.
L’impegno di Eurojersey non si ferma qui. La società del gruppo Carvico è anche nota per la partnership con Wwf Italia, nata nel 2015, che con la nuova campagna pubblicitaria #REALISBETTER promuove un messaggio di sensibilizzazione per ridurre l’uso di plastica a favore di una pesca che tuteli le specie a rischio.
Eurojersey sostiene inoltre l’iniziativa di Wwf Italia con il progetto #SafeSharks per la salvaguardia degli squali, anche grazie alla produzione di T-shirt in tessuti Sensitive Fabrics con nylon rigenerato Reco Nylon, che saranno donate ai pescatori e ai volontari Wwf e indossate durante lo Sharkday, promosso dall’organizzazione internazionale di protezione ambientale il 14 luglio a Monopoli.