dopo un quarter difficile

Adidas rivede al ribasso l’outlook sull'anno

Un terzo trimestre insoddisfacente spinge Adidas a rivedere a ribasso l’outlook per l’intero anno, anche se prevede di crescere a doppia cifra nell’ultimo trimestre.

A gravare sui risultati preliminari annunciati non solo gli scenari internazionali, ma anche problematiche interne. Prima tra tutte la controversia scoppiata all’inizio del mese con Kanye West alias Ye, a causa della crescente acrimonia del rapper e del suo comportamento scorretto. Fattori che hanno portato l’azienda a mettere in discussione il rapporto con la celebrity, che però con la linea Yeezy ha fatto guadagnare ad Adidas qualcosa come 2 miliardi di dollari l'anno, secondo l'analista di Morningstar David Swartz.

Lo scorso agosto, inoltre, è arrivato l’annuncio che l'amministratore delegato Kasper Rorsted si dimetterà l'anno prossimo, a seguito della riduzione degli utili comunicata lo scorso luglio.

In totale le vendite sono aumentate dell'11% a 6,408 miliardi di euro nel periodo. Il margine lordo è sceso di 1 punto percentuale a un livello del 49,1% e il margine operativo si è ridotto all'8,8%, dall’11,7% dell’analogo periodo del 2021.

In Cina le vendite a valuta neutrale sono diminuite a un tasso “strong double digit”, a causa delle continue restrizioni diffuse legate al Covid-19 e ai significativi ritiri di scorte. Negli altri mercati i ricavi hanno invece continuato a crescere a un tasso a due cifre durante il trimestre. 

L'utile netto da operazioni correnti è stato di 179 milioni (da 479 milioni nel quarter di riferimento). Su quest’ultimo hanno inciso diversi costi una tantum, per un totale di quasi 300 milioni di euro, di cui la maggior parte in seguito alla decisione di avviare la liquidazione delle operazioni commerciali in Russia. 

Alla luce della situazione attuale, il gruppo prevede di chiudere l’anno con una crescita mid-single-digit, rispetto al precedente pronostico attestato alla voce mid-to-high single digit, grazie alla crescita a doppia cifra prevista nell’ultimo quarter. 

Le nuova guidance dell'azienda, spiega una nota, tiene conto di un ulteriore deterioramento dell'andamento del traffico nella Grande Cina, nonché di un significativo accumulo di scorte a seguito della minore domanda dei consumatori nei principali mercati occidentali dall'inizio di settembre, che dovrebbe portare a un aumento delle attività promozionali nel resto dell'anno. 

Come puntualizza la nota, l'incremento previsto nell’ultimo quarter sarà guidato da fattori come la forte pipeline di prodotti adidas e il supporto della Coppa del Mondo Fifa 2022, che si aprirà in Qatar il prossimo 20 novembre.

La società annuncia inoltre che il margine lordo dovrebbe aggirarsi intorno al 47,5% nel 2022 (rispetto al 49% in precedenza pronosticato), mentre il margine operativo è previsto intorno al 4% (dal 7%). 

Si calcola che l'utile netto da operazioni correnti si aggiri sui 500 milioni di euro, mentre erano stati precedentemente stimati 1,3 miliardi di euro.

Nel 2023 Adidas Group prevede che la non ricorrenza dei costi una tantum di circa 500 milioni di euro, verificatasi nel 2022, avrà un impatto positivo sull'andamento dell'utile netto dello stesso ordine di grandezza. 

Alla luce del complesso contesto di mercato è stata messa a punto una strategia per salvaguardare la redditività, che contempla diverse iniziative volte a mitigare i significativi aumenti dei costi derivanti dalla pressione inflazionistica all'interno dell'azienda, dalla catena del valore e da movimenti valutari sfavorevoli. 

Il programma, che comporterà costi una tantum di circa 50 milioni di euro nel quarto trimestre del 2022, dovrebbe compensare le difficoltà sul fronte dei costi fino a 500 milioni di euro nel 2023. Inoltre, fornirebbe un contributo positivo all'utile di circa 200 milioni di euro il prossimo anno.

c.me.
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