Con basse quotazioni, possibile un takeover

Burberry: analisti scettici sul turnaround di Gobbetti-Tisci

La community degli analisti finanziari non sembra avere troppa fiducia, per ora, nel rilancio di Burberry per mano del ceo Marco Gobbetti e del direttore creativo Riccardo Tisci.

Come emerge da Bloomberg, al momento solo tre uffici studi esprimono un giudizio “buy” sul titolo del marchio britannico, mentre quattro raccomandano di vendere e altri 16 sono “hold” (mantenere in portafoglio).

Inoltre, stando a Bloomberg, Burberry si contende con Hermès International le ultime posizioni, in termini di consensus degli analisti, nella lista dei 10 maggiori titoli del lusso e dello sportswear europei (in una scala da 1 a 5, vedi grafico in alto).

Oggi poco prima delle 13 le azioni salgono dell’1% alla Borsa di Londra, ma +1% è anche la performance messa a segno in un anno.

Secondo alcuni analisti, una protratta debolezza del titolo potrebbe far diventare Burberry obiettivo di un takeover.

«Gobbetti ha ereditato una situazione molto difficile - ha detto all’agenzia Flavio Cereda, analista di Jefferies International, che ha un rating “hold” -. Se tutto andrà bene, potranno esserci segnali positivi alla fine dell'anno prossimo, ma in un mercato che sta rallentando il rischio è che ci voglia più tempo».

«Il timing è la vera questione - ha commentato Jelena Sokolova, analista di Morningstar, a sua volta “hold” sul titolo del gruppo -. La collezione del debutto di Tisci non è ancora disponibile nei negozi e inizierà a dare un contributo significativo alla performance verso la fine del prossimo anno».

L’analista di Hsbc, Antoine Belge, ha scritto in una nota del 3 dicembre: «Pensiamo che nel 2019 il marchio sarà ancora troppo fragile».

«In questa fase - ha spiegato Gobbetti alla conference call del mese scorso - il nostro obiettivo strategico è quello di riportare l’attenzione sul marchio, partendo dagli influencer e opinion leader, che si propagherà a tutti i consumatori».

«Sono lieto che abbiamo iniziato a fare progressi su questo fronte - ha precisato - ma, come sapete, spostare la percezione dei consumatori e attuare la transizione dei prodotti e la trasformazione della distribuzione richiederanno tempo».

e.f.
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