Con l'ingresso di Liverpool

Nordstrom adotta la “poison pill”

Nordstrom ha deciso per la “poison pill” (“pillola avvelenata”), strategia che mette al riparo da scalate ostili. Sebbene i department store Usa abbiano precisato che questa notizia non è in risposta ad alcuna offerta o proposta di acquisto, fa pensare il fatto che la decisione arrivi pochi giorni dopo l’ufficializzazione dell’ingresso nel capitale di Nordstrom del retailer messicano El Puerto de Liverpool, con una quota del 9,9%.

In genere questa misura si concretizza con azioni privilegiate che permettono agli azionisti di contrastare il tentativo di scalata. Sono previste anche opzioni riservate agli azionisti esistenti di acquistare un certo numero di azioni a un prezzo di favore. Aumentando il numero di azioni in circolazione diventa più caro il takeover.

Nel caso di Nordstrom gli azionisti hanno dei diritti di acquisto di ulteriori azioni con uno sconto del 50%, che si attivano se qualcuno compra il 10% o più delle azioni della società in una transazione non approvata dal consiglio di amministrazione.

Lo stesso vale nello scenario di una fusione o di un'altra combinazione aziendale non approvata. Tali diritti hanno durata limitata, fino al 19 settembre 2023. L’obiettivo è proteggere Nordstrom dall'eventualità che un'entità o una persona acquisisca il controllo della società attraverso «l'accumulo sul mercato aperto o altri mezzi, senza il pagamento di un adeguato premio di controllo», come si legge in un comunicato.

«Il piano di diritti aiuta anche a garantire che il cda abbia tempo sufficiente per prendere decisioni informate e ponderate nell'interesse della società e di tutti gli azionisti di Nordstrom», ha dichiarato la società, precisando che tale piano «non è stato adottato in risposta ad alcuna specifica offerta pubblica di acquisto o ad altre proposte di acquisizione del controllo della società e non intende scoraggiare offerte che siano eque e comunque nel migliore interesse di tutti gli azionisti Nordstrom».

La pillola avvelenata non è uno strumento nuovo al settore. A febbraio, la catena americana di abbigliamento Kohl's ha adottato una strategia analoga dopo aver ricevuto due offerte di acquisizione non richieste. L’insegna Francesca's ha formulato un piano per i diritti degli azionisti nel 2019, dopo che un'azienda aveva acquisito circa il 22% della società.  

e.f.
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