Nei primi tre mesi del 2019 le vendite nette di Safilo sono salite a 247,3 milioni di euro (+3,4% e +0,6% a cambi costanti).
Si tratta, come spiega il gruppo dell’occhialeria (nella foto, una montatura del marchio in licenza Max Mara) n una nota, dei ricavi derivanti dalle attività in continuità, che escludono il business legato alla catena di ottica Solstice (dallo scorso aprile ufficialmente messo in vendita).
Nel quarter l'ebitda adjusted (che esclude certi oneri non ricorrenti) delle attività in continuità, prima di adottare il principio Ifrs 16 (in vigore da gennaio 2019 e inerente le locazioni), ha raggiunto 16,5 milioni di euro (+2,4%), con un margine sulle vendite del 6,7% (da 6,8%).
A livello di mercati, la realtà di Padova, proprietaria di marchi come Polaroid e Smith, ha registrato un +1,3% in Europa (a cambi costanti), mentre ha subito un -0,6% in Nord America, un +17% in Asia-Pacifico e un -12% nel resto del mondo.
A fine marzo, l'indebitamento finanziario netto totale, su base pre-Ifrs 16, si è attestato a 26,4 milioni di euro, in miglioramento dai 166 milioni di euro del primo trimestre del 2018 e ai 32,9 milioni di euro di fine dicembre 2018.
Il primo trimestre beneficia degli ultimi proventi, ricevuti in gennaio, derivanti dall'aumento di capitale 17,7 milioni di euro).
In seguito all’applicazione del nuovo principio contabile Ifrs 16, l'indebitamento finanziario netto totale di gruppo è risultato pari a 105,7 milioni di euro.
In chiusura di seduta, le azioni Safilo registrano un calo di oltre il 6% alla Borsa di Milano, poco sopra 1 euro per azione, mentre l'indice Ftse Mib sale dello 0,4%.