Crescita prevista tra 12% e 15%

Brunello Cucinelli rivede al rialzo l’outlook sulla scia di un anno di «alta ispirazione»

Sull'onda di un anno in corsa e sostenuto dagli «ottimi» risultati del primo trimestre quasi al termine, Brunello Cucinelli rivede al rialzo l’outlook per il 2023 e stima una progressione tra il 12% e il 15%. Un’evoluzione che dovrebbe proseguire anche nel 2024, anno in cui si immagina un «sano aumento intorno al +10%».

Un anno di «alta ispirazione»: così Brunello Cucinelli ha definito il 2022, segnato da una «consistente crescita, ma soprattutto di incisiva connotazione del brand per la sua identità nello stile, nell’artigianalità, nell’esclusività e nella maniera di porsi di fronte al Creato».

I numeri indicano incrementi double digit da record per tutti gli indicatori. Confermati i risultati preliminari annunciati in gennaio relativi al giro d'affari, portatosi a quota 919,7 milioni di euro (+29,1% a cambi correnti e +24,8% a cambi costanti), mentre nei 12 mesi l’utile netto è balzato a quota 87,2 milioni di euro rispetto ai 56,3 del 2021, +54,9%.

In corsa anche l’ebit, pari a 134,4 milioni di euro (+74,5%, con una marginalità che raggiunge il 14,6% rispetto all’anno precedente) e l’ebitda, che con 266,4 milioni di euro aumenta del +37,8% rispetto a 193,3 milioni del 2021, con una marginalità pari al 29%, dal 27,1% del 2021.

Per quanto riguarda i risultati nelle diverse aree geografiche, nel 2022 le vendite in Italia sono salite del 22% a 102,7 milioni di euro, l’11% del giro di affari.

Il turnover in Europa, esclusa l’Italia, è progredito del 20,4%, a 263,8 milioni di euro, e vale il 28,7% del totale.

Nelle Americhe il fatturato è balzato del 40,5%, a 334,7 milioni di euro, rappresentando una porzione del 36,4% sul totale, a conferma dell’importanza di quest'area per la label.

L’ Asia ha evidenziato un +28,1% a 218.4 milioni di euro, il 23,8% del totale.

Nei 12 mesi le vendite retail hanno evidenziato una progressione del 36,6%, a 573,3 milioni di euro, ossia il 62,3% del totale. In quest'arco di tempo l’azienda ha aperto nuovi store, tra cui quelli di Palo Alto, San Francisco, Cannes e Zurigo, arrivando a complessive 119 vetrine e curando ampliamenti di spazi.

Inoltre negli ultimi due anni il marchio ha effettuato conversioni alla gestione diretta di hard shop all’interno dei luxury department store, arrivando a 42 hard shop al 31 dicembre 2022 rispetto ai 31 alla stessa data del 2020.

Nel 2022 il giro di affari wholesale è salito del 18,5% a 346,3 milioni di euro, 37,7% del totale.

Nel corso dell’esercizio sono stati effettuati importanti investimenti, del valore di 72,5 milioni di euro, cui si aggiungono 15,05 milioni per l’acquisizione del 43% del Lanificio Cariaggi Cashmere.

Una sfida prossima, a proposito di investimenti, potrebbe essere il lancio di una fragranza, che sembra sempre più vicino. Come ha riferito Cucinelli nella call con gli analisti si tratta di un progetto a cui sta lavorando da un paio di anni e il cui debutto potrebbe essere imminente, in partnership con un’azienda italiana.

c.me.
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