De Blasio critica Bezos

Niente campus Amazon a New York

Amazon ha cancellato il progetto di realizzare un campus aziendale a Long Island, provocando una dura reazione da parte di Bill de Blasio.

«Jeff Bezos avrebbe dovuto cercare di convincere chi criticava il progetto», ha detto il sindaco di New York sulle pagine del New York Times.

Annunciando il dietrofront, il gigante dell’e-commerce, ha spiegato che «un certo numero di politici locali e statali hanno chiaramente manifestato la loro opposizione e fatto sapere che non avrebbero lavorato con l’azienda, per costruire il tipo di relazioni necessarie a mandare avanti il progetto». Amazon ha inoltre reso noto che, in base ai sondaggi, il 70% dei newyorkesi era favorevole a un suo quartier generale a New York.

Il sindaco di New York ha affermato che l’azione di Amazon conferma i timori delle persone per la "corporate America".

Da subito - come emerge dai media americani - legislatori locali e gruppi di interesse si sono opposti all’arrivo di Amazon nel Queens, nonostante la prospettiva di nuovi posti di lavoro (25mila, all'annuncio, nel novembre 2018) e di investimenti per 2,5 miliardi di dollari, per una struttura i 370mila metri quadrati (con possibilità di raddoppio). Tra le critiche c'erano i 3 miliardi di agevolazioni fiscali di cui avrebbe beneficiato il gruppo, che in Borsa vale quasi 800 miliardi di dollari.

Ad alimentare le polemiche su Bezos, l’uomo più ricco al mondo, anche la recente notizia che, nonostante gli utili da record (oltre 3 miliardi di dollari, solo nel quarto trimestre e 11,2 miliardi nell’anno), Amazon non ha pagato nulla di tasse federali. Anzi con il Governo americano vanta un credito di 129 milioni di dollari. Lo stesso è successo nel 2017, come emerge dal think tank progressista Institute on Taxation and Economic Policy. A causa della riforma fiscale varata dal presidente Usa Donald Trump e di crediti di imposta ricevuti nel 2017 e nel 2018, l’e-tailer pare abbia beneficiato di un'aliquota federale di circa il -1%.

e.f.
stats