A poche settimane dall'insediamento di Eraldo Poletto come ceo, Stuart Weitzman annuncia l'uscita di scena a effetto immediato del direttore creativo Giovanni Morelli. L'intesa, durata solo un anno, finisce in modo non proprio amichevole, come emerge dalle dichiarazioni di Victor Luis, ceo della casa madre Tapestry.
«Ammiriamo il talento creativo di Giovanni - afferma Luis - ma il nostro impegno è garantire un ambiente dove ogni individuo si senta rispettato e talvolta il suo comportamento non è stato all'altezza di questo standard».
«Guardando avanti - prosegue il top executive - abbiamo la massima fiducia nel talento dei nostri creativi sotto la guida di Eraldo Poletto, che ha una comprovata esperienza nello sviluppo di brand iconici e nella costruzione di team globali di successo». Intanto è già partita la ricerca del sostituto dello stilista.
Morelli aveva preso le redini stilistiche di Stuart Weitzman nel maggio 2017, prendendo il posto del fondatore del marchio - di cui era stato il braccio destro - e presentando la sua prima e ultima collezione alla New York fashion week di febbraio.
Nel suo curriculum figurano esperienze in Prada, Burberry, Loewe e Chloé. «Non vedo l'ora di espandere il linguaggio del brand - aveva affermato il designer al momento della nomina -. Rispetterò la cultura e i principi fondamentali che ne sono alla base».
Tapestry, cui fanno capo label come Coach e Kate Spade, ha acquisito Stuart Weitzman nel 2015 per 574 milioni di dollari. Nel secondo trimestre il gruppo ha totalizzato ricavi per 1,79 miliardi di dollari, in crescita del 35%, ma con un utile sceso da quasi 200 milioni di dollari a 63 milioni.